Ci sono quei momenti in cui tutto è stasi e ogni piccolo movimento ti spaventa. Ogni piccolo movimento, ogni foglia che si muove, ogni piccola parola, ogni piccolo sussulto del cuore ti manda fuori di testa. Ecco, questo è uno di quei momenti. Uno di quei momenti in cui non sai cosa fare per non pensare che quello che stai pensando non sia così. Uno di quei momenti in cui la persona con cui stai parlando parla e non sa quel che sta dicendo. Non sa quel che hai tu in testa e che effetto ti facciano queste parole. Questo è proprio uno di quei momenti in cui vorresti scoppiare e gridare quello che gironzola nella tua testa, nel tuo petto, ma non puoi. Per tutta una serie di ragioni non puoi farlo. Non puoi farlo perchè ci sono una serie di regole imposte. Che ti sei imposta. Che qualcuno dall'alto ti ha imposto. O semplicemente non c'è nessuna regola ma deve restare tutto lì per chissà quale inspiegabile ragione. Questo è uno di quei momenti, uno di quei momenti in cui vorresti che tutto si fermasse, che il tempo si fermasse cosicchè tu abbia il tempo di fare tutto quello che ti sei proposto di fare : Ribaltare il mondo. Si...ribaltare il mondo, cambiarlo, perchè così non va. Ci sono troppe cose brutte. Guerre. Guerre e ancora guerre, ma soprattutto indifferenza, tanta indifferenza. Ci sono quei momenti in cui tutto ti sembra fattibile, proprio come ribaltare il mondo. Tutto raggiungibile, tutto facile. Ma nulla e facile, e ci sono anche quei momenti in cui ti accorgi che devi cominciare a stringere i denti e ad andare a fondo alle cose per capire, capire fino in fondo, anche se questo potrebbe farti male. Ci sono momenti e momenti. Momenti in cui faresti di tutto per poter aprire quella porta che non si apre, e altri che ti convinci che bisogna usare la forza, altri ancora in cui ti rendi conto che invece l'unica arma giusta è la dolcezza. Già, la dolcezza, quella cosa che ti porti dietro da quando sei nata, da quando eri nel gremo di tua mamma. Quella cosa che tutti ti chiedono da dove l'hai presa, da dove è uscita fuori. Tutti ti chiedono da dove sei uscita tu, perchè non se lo spiegano. E tu, inebetita, non puoi spiegarlo a loro, perchè non conosci la risposta nemmeno tu. Ci sono momenti in cui te lo chiedi. "Ma da dove me ne sono uscita fuori?" Pensi, pensi, ti arrovelli e la risposta non arriva. Non lo sai. Non lo sai perchè sei così, da dove sei venuta fuori e nemmeno quanta di questa dolcezza sei capace di sprigionare. Ci sono momenti, come queseto, in cui proprio non capisci. Momenti in cui non capisci perchè tu stai qui, col cervello impallato. Tu e solo tu. Col cervello impallato su mille domande, mille perchè, mille e mille cose. E conti che non tornano. Chiami e nessuno ti risponde. Chiami Chiami Chiami. Toc Toc? "No, non c'è nessuno riprovi piu' tardi". E allora ci sono momenti come questo, proprio questo qua, in cui ti dici che basta, non hai voglia di chiederti niente, ma solo di distenderti a pancia in su, a guardare il soffitto, mano nella mano con il tuo pensiero piu' bello. Si solo questo. Distendersi a pancia in su a fissare il soffitto e canticchiare tra sè e sè una canzone...la canzone del tuo cuore e sussurrarla col pensiero al tuo Angiolètto che sta là. Un po' distante da te ma sempre con te, e tu con lui.........................