Fabrizio Moro è lui il primo trionfatore della 57ma edizione del Festival della Canzone italiana di Sanremo. In una serata trapuntata di stelle della musica italiana, Fabrizio Moro ha vinto nella categoria Giovani con il brano Pensa, accattivante r&b con un testo impegnato, dedicato a Falcone, Borsellino e agli altri eroici italiani che si battono con impegno contro la piaga della mafia. Per lui anche il premio della Critica.
Romano, 32 anni, Moro si è fatto le ossa per anni in piccoli localini, suonando cover di U2 e Guns 'n' Roses. Poi ha cominciato a scrivere la sua musica, con uno stile che riflette il suo carattere che lui definisce "introverso, inquieto e molto attento agli aspetti più controversi della vita". La sua prima partecipazione a Sanremo risale al 2000, poi la scoperta da parte degli stessi produttori di Tozzi, Giorgia e Nek e il cammino fino alla vittoria al Festival di quest'anno.
Secondo classificato Stefano Centomo con Bivio, terzi i Pquadro con Malinconiche sere. Entrambe le canzoni avranno molta fortuna in radio.
Gli ospiti italiani. A impreziosire la quarta serata di Sanremo tutta dedicata ai Giovani, Baudo ha chiamato alcuni dei più grandi nomi della nostra canzone. Ha aperto battiato, in duo con la band punk sardo-londinese delle Mab e poi da solo nella riproposizione della sua celebre La Cura. Poi spazio a Gigi D'Alessio, quindi Elisa, premiata con il disco di diamante per il suo greatest hits di cui ha venduto la bellezza di 400.000 copie. A seguire, l'applauditissimo Tiziano Ferro con un medley dei suoi brani più amati, quindi Gianna Nannini che ha anche presentato un'anticipazione del suo musical sul personaggio dantesco Pia De' Tolomei. Emozionante Renato Zero, che ha omaggiato i grandi autori scomparsi della nostra musica, da Tenco a Lauzi fino a Endrigo.
Il fascino della Cruz. Stella internazionale della serata, l'attrice sex symbol Penelope Cruz, attrice spagnola che ha stracciato il cuore di molti colleghi a Hollywood (Tom Cruise e Matthew McCounaghey su tutti) ed è stata candidata all'Oscar per l'interpretazione dell'ultimo film di Almodovar, Volver. Poco truccata, elegante abito nero che ne sottolineava la sensualità, Penelope ha ribadito il suo amore per l'Italia in cui ha girato Non ti muovere con Castellitto, e la sua intenzione di non farsi trascinare nel gorgo del gossip. A Pippo che insisteva nel chiederle chi fosse il suo amore adesso, la Cruz ha detto "sono sola, ho detto anche troppo, in questo momento sto bene con me stessa".
Umorismo e Dopofestival. Travolgente l'apparizione di Neri Marcoré, perfetto nello sbeffeggiare Luciano Ligabue e le sue pretese di essere una specie di maestro di vita al profumo di mortadella, tra poesie, rock, cinema e rimandi all'Emilia rurale. Cattivello Chiambretti, che si è divertito a punzecchiare Pippo Baudo sull'ombra incombente di Paolo Bonolis alla conduzione del prossimo Festival. Da ricordare anche l'omaggio al maestro Armando Trovajoli, autore di memorabili canzoni e musiche per il cinema.