Lunedí 18.12.2006 14:55
Scritto da Maurizio Costanzo, il testo teatrale "Vuoti a rendere" a dodici anni dalla sua ultima rappresentazione, nell’attuale stagione è sta rivivendo sul palcoscenico con i suoi stessi interpreti di un tempo, cioè Valeria Valeri e Paolo Ferrari. Ieri ha avuto luogo l’ultima replica romana al Teatro Vittoria (info: tel. 06.5740170), ma il tour proseguirà anche a Pietravalle, ad Aventino e a fine marzo arriverà in Sicilia e in Calabria per concludersi al Teatro San Babila di Milano.
La delicata e abile regia di Giancarlo Zanetti guida lo spettatore a comprendere e a compartecipare alle riflessioni che una coppia matura si concede prima di lasciare la propria amatissima abitazione per darla al figlio. Una vetrata scorrevole, infatti, dà l’occasione di conoscere a fondo i due protagonisti con le loro rievocazioni affettive e diversi flashback del loro comune passato costellato di confessioni e attriti. L’interpretazione è manco a dirlo di livello eccellente: la Valeri e Ferrari snocciolano battute a suon di bravura e di una sintonia ai massimi livelli.
“La prima ragione per cui ho accettato di rifare lo spettacolo - confessa l’attore ad Affari - è un fatto privato, affettivo. Valeria ed io abbiamo lavorato insieme per circa otto anni e nel tempo lei ha continuato con un repertorio brillante di cui è maestra. Dopodichè mi ha telefonato proponendomi il rifacimento della commedia e la sua richiesta mi era sembrata affettuosa”.
Tra l’altro l’argomento non tramonta, è di forte attualità…
“Infatti affronta il problema generazionale degli anziani e il loro rapporto con i figli. ‘Vuoti a rendere’ è una commedia brillante, scritta molto bene da Costanzo, senza nessuna pretesa di affrontare socialmente la questione: ci si diverte, si ride, con momenti anche di commozione. Non è solo una sparata di battute per fare ridere, ma rappresenta spaccati di vita in cui la gente si riconosce”.