Lunedí 18.12.2006 15:20
"Shevchenko ha già avuto la sua chance, ora tocca agli altri". Mourinho proclama la fine della pace (armata) con l'attaccante ucraino e chiude (nuovamente) le porte dell'undici titolare all'attaccante ucraino. Il tecnico portoghese ha spiegato con la consueta mancanza di diplomazia (pregio o difetto? Ai posteri...) la decisione di relegare in panchina l'ex milanista con l'Everton e di farlo entrare solo al 73° al posto dell'olandese Robben (uno che fino a qualche mese voleva andarsene proprio perché riteneva di non avere la fiducia di Mourinho): "Per lungo tempo gli ho dato la massima fiducia, ma ora sta a lui dimostrare il suo valore".
Parole dure come pietre? Forse, ma la realtà fa più male. Ora la stella che brillava sul cielo di San Siro sa ufficialmente di essere uno dei tanti. Forse qualcosa di meno. Al punto che dovrà riguadagnarsi la fiducia del suo allenatore, espressa da una maglia da titolare. E, come tutte le riserve, proverà a farlo nel corso di un match anonimo: "Mercoledì in Coppa contro il Newcastle giocherà fin dall'inizio e quella sarà l'occasione di dimostrare che è tornato alla sua forma migliore".