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Raffaele Tizzano Forum Ufficiale : un emozione nel cuore Il Forum Ufficiale

poesie d'amore

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    pa.zam.7
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    00 05/08/2007 17:06
    Di non vederti non sopporto;

    quando ti guardo mi ammalo:

    tu sei la morte mia,

    tu anche il medico mio.

    Di vederti bramo

    e quando ti vedo palpito:

    languisce il mio cuore,

    perdo la ragione.

    Ho tante cose da dirti

    e quando ti guardo taccio:

    ammutolisce e rimane

    legata la lingua mia.

    Quando ti vedo, languisco

    e non posso goderti.

    Ti guardo, sono vinto:

    se non ti vedo soffro.

    Di vederti bramo,

    se no ti vedo svengo;

    ti guardo, non mi sazio:

    se non ti vedo muoio.

    Anonimo

    (poeta greco-bizantino, XII_XVI sec. )



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    pa.zam.7
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    00 13/09/2007 01:23
    Ciò che ho scritto di noi

    Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
    è la mia nostalgia
    cresciuta sul ramo inaccessibile
    è la mia sete
    tirata su dal pozzo dei miei sogni
    è il disegno
    tracciato su un raggio di sole
    ciò che ho scritto di noi è tutta verità
    è la tua grazia
    cesta colma di frutti rovesciata sull'erba
    è la tua assenza
    quando divento l'ultima luce all'ultimo angolo della via
    è la mia gelosia
    quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
    è la mia felicità
    fiume soleggiato che irrompe sulle dighe

    ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
    ciò che ho scritto di noi è tutta verità.

    - Nazim Hikmet


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    pa.zam.7
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    00 30/09/2007 01:26
    WILLIAM SHAKESPEARE
    Sonetto 122


    Il dono tuo, il quaderno, e' dentro la mia mente
    scritto tutto in memoria imperitura,
    che assai piu' durera' di quelle vuote pagine,
    oltre ogni termine, fino all'eternita'.
    O almeno fino a che la mente e il cuore
    avranno da natura la facolta' di esistere,
    finche' al labile oblio non daran la lor parte
    di te, il tuo ricordo non potra' cancellarsi;
    quei miseri appunti non potrebbero tanto contenere
    ne' mi occorre un registro per segnare il tuo amore;
    per questo ho osato dar via il tuo quaderno,
    fidando invece in quello che meglio ti riceve.
    Il tenere un qualcosa che serva a ricordarti
    equivarrebbe a ammettere ch'io so dimenticarti.

    Trad. Giorgio Melchiori





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    pa.zam.7
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    00 30/09/2007 01:30
    WILLIAM SHAKESPEARE
    Sonetto 24


    Il mio occhio s'è fatto pittore ed ha tracciato
    L'immagine tua bella sul quadro del mio cuore;
    il mio corpo è cornice in cui è racchiusa,
    Prospettica, eccellente arte pittorica,
    Ché attraverso il pittore devi vederne l'arte
    Per trovar dove sia la tua autentica immagine dipinta,
    Custodita nella bottega del mio seno,
    Che ha gli occhi tuoi per vetri alle finestre.
    Vedi ora come gli occhi si aiutino a vicenda:
    I miei hanno tracciato la tua figura e i tuoi
    Son finestre al mio seno, per cui il Sole
    Gode affacciarsi ad ammirare te.
    Però all'arte dell'occhio manca la miglior grazia:
    Ritrae quello che vede, ma non conosce il cuore.


    Trad. G.Melchiori




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    pa.zam.7
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    00 30/09/2007 01:32
    WILLIAM SHAKESPEARE
    Sonetto 29


    Talora, venuto in odio alla Fortuna e agli uomini,
    Io piango solitario sul mio triste abbandono,
    E turbo il cielo sordo con le mie grida inani,
    E contemplo me stesso, e maledico la sorte,
    Agognandomi simile a tale più ricco di speranze,
    Di più belle fattezze, di numerosi amici,
    Invidiando l'ingegno di questi, il potere di un altro,
    Di quel che meglio è mio maggiormente scontento;
    Ma ecco che in tali pensieri quasi spregiando me stesso,
    La tua immagine appare, e allora muto stato,
    E quale lodola, al romper del giorno, si innalza
    Dalla terra cupa, lancio inni alle soglie del cielo:
    Poiché il ricordo del dolce tuo amore porta seco
    Tali ricchezze, che non vorrei scambiarle con un regno.


    Trad. Alberto Rossi




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    pa.zam.7
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    00 25/01/2008 23:26
    I ragazzi che si amano


    I ragazzi che si amano si baciano in piedi
    Contro le porte della notte
    E i passanti che passano li segnano a dito
    Ma i ragazzi che si amano
    Non ci sono per nessuno
    Ed è la loro ombra soltanto
    Che trema nella notte
    Stimolando la rabbia dei passanti
    La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
    I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
    Essi sono altrove molto più lontano della notte
    Molto più in alto del giorno
    Nell'abbagliante splendore del loro primo amore

    prevert


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    @talia@
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    00 26/01/2008 18:04
    WILLIAM SHAKESPEARE, SONETTO 130

    Niente del sole han gli occhi amati, è vero,

    delle sue labbra il corallo è più rosso

    e se la neve è bianca il seno è nero

    e da setole nere il capo è mosso.

    Ho visto rose grandi, rosse e bianche,

    ma non ci son sulla sua guancia umana,

    maggior delizia c’è in certi olezzi anche,

    ma non nell’alito che quella emana.

    Amo la voce sua pure se ormai

    so che meglio è la musica ascoltare,

    ma di una dea l’inceder vidi mai

    e lei calpesta il suol nel camminare.


    Bella è per me, poi, particolarmente

    come ogni donna scritta falsamente.


          traduzione di Gian Piero Regnani
       http://www.istitutobaccelli.it/documenti/Sonetti%20di%20Shakespeare.pdf


    My mistress' eyes are nothing like the sun;

    Coral is far more red than her lips' red.

    If snow be white, why then her breasts are dun;

    If hairs be wires, black wires grow on her head.

    I have seen roses damasked, red and white,

    But no such roses see I in her cheeks;

    And in some perfumes is there more delight

    Than in the breath that from my mistress reeks.

    I love to hear her speak, yet well I know

    That music hath a far more pleasing sound.

    I grant I never saw a goddess go:

    My mistress when she walks treads on the ground.


    And yet, by heaven, I think my love as rare
    As any she belied with false compare.

    [Modificato da @talia@ 26/01/2008 18:07]