Partita avvincente, con i rossoblù spettacolari, trascinati da Foggia, autore di una doppietta su rigore. Poi gli uomini di Ranieri ritrovano grinta, entra Camoranesi e la vittoria va alla Juve, in rete con Trezeguet, Del Piero e Chiellini (3-2). Polemiche per un penalty dato e revocato ai padroni di casa
CAGLIARI, 2 settembre 2007 - La neopromossa doveva essere, sulla carta, la Juve. Che in realtà, inizialmente, ha giocato un ruolo da Signora, con i giovani satanassi del Cagliari a interpretare, loro, sì, il ruolo di neopromossi. E a mettere sotto i bianconeri, soprattutto grazie al genio di Foggia. Così è finita che la Juve se lo è ricordato, il suo status di neopromossa, e ha vinto 3-2 grazie soprattutto a una grande grinta.
INIZIO SPRINT - Il Cagliari parte deciso nel carattere e nel gioco. Foggia sulla destra (e non solo) coniuga spinta, efficacia e tecnica deliziosa. Così le opportunità per Matri e Larrivey fioccano, al pari dei patemi per la difesa della Juve, che al momen to non è il reparto fiore all'occhiello dei bianconeri. Dall'altra parte Almiron è meno ispirato che in altre occasioni, dietro l'unico che appare a suo agio nelle due fasi sembra Zebina e davanti la Juve si affida ai soliti senatori Nedved e Del Piero. Ma è proprio Ale a sprecare nel finale quella che forse è la migliore occasione del tempo: bel pallonetto a superare il portiere ma poi tiro al volo al limite del velleitario (aveva tempo per aggiustarsi palla) e traiettoria troppo alta.
LA RIPRESA - Al rientro in campo Ranieri è subito costretto a sostituire Salihamidzic con Camoranesi, e proprio da quest'ultimo viene la spinta che alla Juve mancava nel primo tempo: è la stessa ala destra a trovare la "torre" un po' rocambolesca che libera Trezeguet per la spaccata vincente che sblocca il risultato. Ma il Cagliari fresco, vivace e aggressivo di questo inizio di stagione non si spegne certo con un gol: si riversa immediatamente in avanti procurandosi un rigore forse un po' troppo generoso, ma che certamente rende giustizia a quanto il Cagliari ha fatto fino a quel momento. Poi i rossoblù non si fermano e al Cagliari viene fischiato il secondo discusso rigore, ma stavolta è il guardalinee a neutralizzare le discussioni, confermando la tesi di Chiellini, che sosteneva di essere intervenuto sulla palla e di non avere atterrato Conti.
EQUILIBRIO - Quindi arriva il gol di Del Piero (tocco da un passo su pennellata di Camoranesi), che però ha un leggero sapore di beffa vista la superiorità cagliaritana. Ma c'è un altro rigore, stavolta sacrosanto (trattenuta di Zebina su Larrivey) a riequilibrare il risultato. Ed è ancora "doroteo", l'arbitro, quando espelle Zebina e subito dopo Del Grosso. Alla fine, però, tra il bel gioco del Cagliari e la grinta, la voglia dei bianconeri, vince il secondo atteggiamento, con un gol di testa di Chiellini che lascia la Juve a punteggio pieno. Ma questo Cagliari può scrivere una bella storia di calcio in questo campionato.