SPORT : Juventus Carabinieri a Vinovo per l'inchiesta

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Debbyna1972
00domenica 17 dicembre 2006 12:21
Sotto sequestro l'area del laghetto dove sono caduti Alessio Ferramosca e Riccardo Neri. Il papà del portiere: "Voglio vedere la recinzione, poi consulterò un legale". La Procura di Torino ha emesso cinque avvisi di garanzia



VINOVO (Torino), 16 dicembre 2006 - La Procura di Torino ha emesso cinque avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, i due giocatori delle giovanili della Juventus annegati ieri nel centro sportivo di Mondo Juve a Vinovo. Riguardano l'amministratore delegato della società bianconera, Jean Claude Blanc, l'allenatore della formazione Berretti, Maurizio Schincaglia, l'allenatore dei portieri, Lorenzo Frison, l'amministratore delegato della Semana (la società che gestisce Mondo Juve), Renato Opezzi, e il dirigente Alessandro Sorbone, responsabile del personale, in qualità di datore di lavoro dei due ragazzi.
Un atto dovuto e prevedibile a questo punto delle indagini, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello e dai sostituti Gabriella Viglione e Alberto Benso che oggi hanno ascoltato diverse persone per valutare eventuali responsabilità. Questa mattina erano ripresi gli accertamenti e i rilievi di legge dei Carabinieri intorno al laghetto del centro sportivo "Mondo Juve" dove ieri sono annegati i due giovani giocatori. L'area nella notte è stata posta sotto sequestro da parte della magistratura. Nel resto del Centro stamani il personale della Juventus ha operato normalmente, anche se la prima squadra ha spostato la seduta di allenamento allo stadio Olimpico. I carabinieri della compagnia di Moncalieri, che conducono l'indagine, hanno anche effettuato riprese filmate, che ieri, con il buio non era stato possibile fare. All' ingresso del centro intanto c'è un mesto pellegrinaggio di decine di tifosi che portano anche mazzi di fiori. Alcuni erano arrivati ieri per assistere all'anticipo col Cesena, poi rinviato, e sono rimasti a Torino dopo la tragedia.
La ricostruzione dei fatti non pare comunque poter riservare sorprese, nonostante la disgrazia non abbia avuto testimoni oculari. I due diciassettenni dopo l'allenamento si sono fermati a giocare sul campo. Ferramosca impegnava con dei tiri Neri che fa il portiere. Molto probabilmente il pallone è finito nell'acqua della grande vasca a un paio di metri dal campetto di allenamento. Nel tentativo di recuperare il pallone Alessio e Riccardo sono caduti nell'acqua gelida e non hanno avuto scampo.
Il papà di Riccardo Neri, però, non si rassegna e vuole risposte alle mille domande che lo devastano. Dopo essere andato in mattinata nel residence a ritirare le cose del figlio oggi pomeriggio andrà al campo di Vinovo per vedere dov'è successo e tentare di capire. "Voglio capire com'è la recinzione che divide il campo di gioco dal laghetto - ha detto papà Franco, giunto nella notte dalla Toscana con la moglie e l'altro figlio Fabio -. I suoi compagni di squadra, mi hanno detto che è bassa, solo di un metro. Ma se è così vicina è ovvio che i palloni ci vadano dentro e dovrebbe essere almeno di un 1.80. Voglio sapere com'è successo, se si può scivolare. E poi proprio non riesco a credere - ha concluso - che sia passata un'ora mezza prima che qualcuno si sia accorto che mio figlio e l'altro ragazzo erano scomparsi. Probabilmente metterò anche un legale per andare fino in fondo".
In mattinata, frattanto, al mercato rionale di piazza Bengasi, dove da 20 anni i genitori di Alessio Ferramosca hanno un banchetto per la vendita di abbigliamento femminile, è stato montato dai colleghi una sorta di altare, in omaggio al povero Alessio. Su di esso, appoggiata su un panno rosso, campeggia la maglia bianconera numero 10 di Alessandro Del Piero, l' idolo del giovane giocatore. L'ha portata col volto rigato dalle lacrime la cugina Francesca, che posto un biglietto "Ciao Guggy". Accanto una sciarpa nera con la scritta bianca Juventus, due mazzi di fiori: uno di gigli e rose rosse tenuti da una fascia con la scritta "Gli amici", l'altro di fiori gialli e bianchi con il biglietto "Piccolino, gli amici di piazza Bengasi".
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