NUOVA INTERVISTA A RAFFAELE SUL WEB

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@talia@
00sabato 12 gennaio 2008 17:04
Raffaele Tizzano, l'arte รจ la mia vita
Insegnante in numerosi stages tenuti in varie scuole di danza, Raffaele Tizzano dedica le intere lezioni a coreografie TV DANCE.
Protagonista di centinaia serate in tutto il territorio nazionale, in qualità di presentatore e critico, oltre che di ballerino e cantante.
Raffaele Tizzano è un ventunenne napoletano che vive e lavora a Roma circondato da fan che lo amano per la sua coerenza.

D. A che età hai iniziato a studiare danza?
R. Ho iniziato a studiare danza all’età di 9 anni, ma non classica e moderna, ho incominciato con i balli di coppia.
A 14 anni ho conosciuto la prima vera scuola di danza dove ho appreso finalmente nozioni di classica.
Sono stato l’allievo di una scuola di provincia della regione Campania, dove ho imparato ciò che mi hanno potuto insegnare,
perché purtroppo non era un’ accademia evoluta.
Poi ho studiato nuovi metodi nei paesi vicino casa mia, arrivando fino al Vomero in città, dove vi sono grandi scuole come ‘Movimento danza’ grazie alla quale ho vinto una borsa di studio, l’unico inconveniente è stato il fatto che quest’ultima mi vincolasse a rimanere solo con loro.
Inizialmente aderì, ma essendo un ragazzo libero che non ama costrizioni, l’ultimo mese abbandonai, anche perché mi ‘beccarono’ più volte mentre studiavo danza in altre scuole.

D. A livello di canto e recitazione che studi hai attuato?
R. Ho studiato poco canto e recitazione prima di entrare a far parte di ‘Amici’, solo frequentando la scuola più famosa d’Italia ho capito che erano due discipline che mi entusiasmano tuttora molto.
Studiare con Fioretta Mari e Patrick Rossi Gastaldi è stato grandioso.
Attualmente studio recitazione con il maestro Rino Cassano originario di Brindisi.

D. Quando balli a cosa pensi?
R. Quando ballo penso alla libertà, che in realtà non esiste, perché ognuno di noi, dal più potente a quello più povero, fa finta di essere libero, pur sapendo benissimo che non lo è.
Mentre mi esibisco mi diverto, perché nessuno può ferirmi.
Dopo la mia esecuzione il giudizio della critica non mi arreca alcun disturbo, ma durante il mio balletto non lo accetto.

D. I coreografi con cui ti sei sentito a tuo agio?
R. Garrison e Maura, due persone bravissime.

D. Un tuo giudizio su  Alessandra Celentano.
R. Una professionista adorabile. Con lei mi sono  trovato benissimo, la  stimo tuttora.

D. Qual è stato l’ostacolo più grande che hai dovuto superare durante il programma ‘Amici’?
R. Ce ne sono stati tanti.
Il più grande è stato il mio rapporto con il maestro Steve La Chance.
Mi accorsi che stavo lottando contro un mulino a vento e quindi decisi di lasciar perdere, perché la situazione non avendo né un inizio né una fine era divenuta irrecuperabile, anche se onestamente ti dico che non ho mai compreso il reale motivo di tutto ciò.
Non ho voluto perdere del tempo a litigare, ho preferito cambiare direttamente strada.
Un altro ostacolo è stato  il pubblico parlante che mi diceva continuamente il sabato pomeriggio che non ero un’artista.
Mi offendevano ingiustamente a livello personale e professionale.

D. Questo è stato un motivo di crollo psicologico?
R. I momenti di crollo emotivo nel periodo del serale sono stati molteplici, ma  la forza di volontà è  stata per me l’unica arma per non arrendermi anche davanti alle offese dei compagni e della gente cattiva che non aveva capito niente di come io sono fatto veramente.

D. Come hai vissuto il serale?
R. Io sono stato emozionato solo durante  la prima puntata, perché dopo non me ne sono fregato niente, nel senso che stavo lì ascoltavo, osservavo, valutavo per poi esprimere il mio parere con chiarezza senza crearmi problemi di ‘inimicizzarmi’ qualcuno.

D. Anche nella vita sei schietto?
R. Assolutamente si. Se si parla di qualcosa di cui io non sono d’accordo lo dico senza ipocrisia.

D. Sei un tipo che porta rancore?
R. No. Mi agito, polemizzo, ma poi ci metto una pietra sopra, perché per me la questione se nasce lì muore lì.
La rabbia non è una caratteristica del mio ‘essere’.

D. C’è uno spettacolo teatrale che porti nel cuore? Perché?
R. Ultimamente ho visto dal vivo a teatro il musical ‘A un passo dal sogno’.
Il 20 dicembre 2007 sono andato a vedere la prima al ‘Brancaccio’ di Roma e devo ammettere che mi è piaciuto tanto.
D. Lo dici perché c’è tra le attrici la tua fidanzata o lo diresti anche se lei non fosse in scena?

R. Io sono andato da spettatore curioso di vedere, senza pregiudizi, perché anche se io non sono nel cast ‘A un passo dal sogno’ racconta anche la mia storia.

D. A tuo avviso come sono stati?
R. Chi più chi meno ha dato un contributo allo spettacolo.
Naturalmente le persone che hanno fatto la mia stessa esperienza di vita ed a cui tengo sono state superlative.
D. Del team chi consideri una rivelazione?
R. Platinette e Maura Paparo.

D. Quindi ti sei divertito?
R. Si. Probabilmente non sono del tutto oggettivo, perché come sai bene la storia di questo musical mi appartiene.

D. Sei diplomatico?
R. Si e lo sono sempre stato anche nella scuola di ‘Amici’.
D. Come mai non ti hanno scelto per far parte del cast?
R. Perché non c’era il ruolo adatto a me.
D. Che rapporto hai con Maria De Filippi?
R. Maria è una donna disponibile, alla mano, con lei ho un ottimo rapporto.
Ci sentiamo spesso, ma non tutti i giorni.
E’ stata ed è un po’ la ‘mamma’ di tutti i ragazzi che come me hanno avuto l’onore di incontrarla ad ‘Amici’.

D. Chi era presente a Roma alla  prima di ‘A un passo dal sogno’?
R. Non tutti i ragazzi di ‘Amici’ delle passate edizioni erano a teatro, ma Maria De Filippi la nostra amata ‘mamma televisiva’ c’era.

Intervista realizzataper ‘Mercuzionline’ da Ilaria Solazzo

http://mercuzio.leonardo.it/blog/raffaele_tizzano_larte_la_mia_vita.html
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