MORTO PIERGIORGIO WELBY

Roma, 21 dic . - (Ign) - Marco Pannella ha annunciato la morte di Piergiorgio Welby durante la diretta di Radio Radicale. Welby aveva 61 anni e da quaranta era malato di distrofia muscolare. Aveva chiesto l'eutanasia al presidente Napolitano lo scorso settembre. Poche ore prima del decesso il Consiglio Superiore della Sanità aveva negato lo spegnimento del respiratore perché "non c'era accanimento terapeutico". La distrofia muscolare che lo ha costretto ad una vita da lui stesso definita inaccettabile, aveva colpito Piergiorgio Welby all'età di 20 anni. Da allora, la malattia è peggiorata, lentamente ma inesorabilmente. Di papà scozzese (fu giocatore in serie A nella Roma), Welby aveva molteplici interessi: appassionato di caccia e di cani, ha fatto studi classici. Nato a Roma il 26 dicembre 1945 è stato colpito da una forma di distrofia muscolare progressiva. Nell'ultima fase della malattia, Welby era costretto a letto inibito a qualsiasi movimento di tutto il corpo, ad eccezione dei movimenti oculari e labiali. La sua sopravvivenza era assicurata esclusivamente da un respiratore automatico al quale era stato collegato nel 1997.

welby non volevo staccare la spina perchè ha fatto ,è UNA VERGOGNA non si può parlare la morte fa schifo

Premetto che è un argomento tra i piu' difficili da trattare essendo la vita di una persona al centro di tutto..
Io credo che come viene tutelato il diritto alla vita, debba essere rispetto e tutelato il diritto alla non sofferenza..
Perchè non si tratta di eutanasia.. ma di dare sollievo ad una persona che , in piena coscienza, decide di morire invece di continuare a soffrire stando attaccata ad una macchina..
Sicuramente il parlamento dovrà intervenire.. per dar vita ad una legge che possa tutelare anche questo fondamentale diritto di ogni essere umano..

anch'io sono d'accordo con te....e poi se a decidere è stata una persona in piena coscienza e autonomia, credo che dovrebbe essere rispettata la sua decisione....d'accordo che la vita è un bene prezioso ma a volte non si può proprio vivere in certe condizioni....rispetto tutte le opinioni in merito, è una questione troppo delicata per voler imporre il proprio modo di vedere, queste sono decisioni che ognuno deve poter prendere secondo la propria coscienza e il proprio modo di vedere, d'altronde mentre Welby voleva a tutti i costi morire un altro ammalato nelle sue stesse condizioni (al momento mi sfugge il nome) è aggrappato alla vita con tutte le sue forze e non era assolutamente d'accordo con la decisione di Piergiorgio Welby.