MILANO (Reuters) - La salsa di pomodoro "contadina" fatta in California, il formaggio "Cambozola" che riecheggia appena il gorgonzola agli orecchi dei consumatori cinesi e le svariate forme di imitazione del parmigiano che imperversano dagli Usa all'Asia costituiscono solo alcuni degli esempi di un fenomeno, la contraffazione dei prodotti alimentari made in Italy che sul mercato mondiale vale 50 miliardi di euro, pari a circa la metà dell'intero fatturato del settore originale.
E' quanto denunciato dalla Coldiretti, che in una nota ha dato notizia dello studio presentato a Napoli, dove i casi più eclatanti e curiosi di cibi italiani taroccati sono stati raccolti su una singolare tavola "apparecchiata" con le brutte imitazioni di specialità gastronomiche italiane.
Per la Coldiretti, è una vera e propria "pirateria agroalimentare" quella che diffusa globalmente inganna i consumatori danneggiando le imprese di tutte le regioni italiane.
Negli Usa si vendono salsa e conserva di pomodoro "Contadina" (Roma style) trasformata in California, provolone del Wisconsin e Mozzarella del Minnesota, dice l'associazione . Mentre in Australia si produce Salsa Bolognese e formaggi Mozzarella, Ricotta, Parmesan "Perfect italiano" con bandiera tricolore in etichetta.
In Cina invece l'industria locale "offre pomodorini di collina, Parmeson, Caciotta (Italian cheese) e addirittura - continua la Coldiretti - Pecorino (Italian cheese), ma con raffigurata sulla confezione una mucca al posto della pecora".
Esempi di prodotti alimentari italiani taroccati sono presenti anche in Europa, dice ancora la Coldiretti, che afferma di aver scoperto tra l'altro produzioni tedesche di "Aceto balsamico di Modena" e di "Amaretto Venezia", con una bottiglia quasi uguale a quella dell'Amaretto di Saronno. In Spagna invece si imbottiglia olio di oliva "Romulo" con disegnata in etichetta la lupa che allatta Romolo e Remo. Mentre in Estonia si vende salsa al basilico Bolognese di origine incerta.
NEGLI USA UN FORMAGGIO "CAMBOZOLA" CHE FA IL VERSO AL GORGONZOLA
Ma secondo la Coldiretti, sono Australia e America, terre di immigrazione italiana, a far la parte del leone della falsa gastronomia made in Italy. Negli Usa secondo l'associazione solo il 2% dei consumi di formaggio di tipo italiano sono soddisfatti con le importazioni di prodotti made in Italy, col restante 98% costituito da imitazioni e falsificazioni. A imperversare è sopratutto il falso Parmigiano Reggiano, anche se emergono altri prodotti come un "Cambozola" che evoca il tradizionale Gorgonzola, prodotti destinati anche all'esportazione su nuovi mercati come la Cina.
"Siamo di fronte a un inganno globale per i consumatori che causa danni economici e di immagine alla produzione italiana e che sul piano internazionale va combattuto cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto dove è necessario intensificare la lotta ai pirati del cibo che falsificano l'identità territoriale degli alimenti e impediscono la trasparenza degli scambi" ha affermato il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni nella nota. Rilevando che "occorre trovare alleanze anche con i Paesi in Via di Sviluppo dove emerge una crescente sensibilità per la tutela della proprietà intellettuale negli alimenti e nella lotta alle contraffazioni dei prodotti locali".