Bassotto a passeggio ritrova un mammut

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@talia@
00venerdì 5 ottobre 2007 13:12

Il ritrovamento è avvenuto nel Suffolk, in Gran Bretagna

La straordinaria scoperta di una cagnolina che, a spasso con il padrone, si imbatte in un super osso preistorico

I mammut protagonisti del film di animazione «L'era glaciale 2 - Il disgelo»
LONDRA (Gran Bretagna) - Daisy la bassotta non immaginava di certo che la solita passeggiata quotidiana sulla spiaggia di Dunwich, nel Suffolk, si sarebbe trasformata in un’autentica cuccagna. Di solito, infatti, mentre trotterellava felice in mezzo ai sassi, aspettando che il suo padrone Dennis, un pensionato 69enne di Witham, nell’Essex, la raggiungesse, le capitava di imbattersi in qualche pezzo di pesce secco, che poi si metteva a rosicchiare. Ma quella mattina la cagnolina ha scoperto il vero paradiso dei cani, quando si è trovata davanti a un osso grande quanto lei. Peccato, però, che non fosse l’avanzo di un banchetto, bensì un reperto fossilizzato di un mammut, vecchio di oltre due milioni di anni.

IL SUPER OSSO - Incapace di afferrarlo con le sue piccole mascelle o di tenerlo fra le corte zampette, Daisy ha così atteso che il padrone si avvicinasse e quando il signor Smith ha visto quella gigantesca sezione di coscia di 13 centimetri di lunghezza e pesante più di 3 chili e mezzo abbandonata sulla sabbia, è rimasto scioccato quanto la curiosa bassotta. A quanto si pensa, l’osso dovrebbe appartenere a un «Southern Elephant», un tipo di mammut molto comune un tempo in queste zone, un bestione di oltre 4 metri e pesante 16 tonnellate.

IL RITROVAMENTO - «Stavamo camminando sulla spiaggia – ha raccontato il padrone di Daisy al Daily Mail – quando all’improvviso il cane ha scovato questo oggetto, a metà strada fra l’alta marea e l’acqua bassa. Si è fermata a guardarlo e così mi sono avvicinato anche io: l’osso era immerso nella sabbia per circa 15 centimetri e quindi l’ho tirato fuori. Era chiaro che si trattava di un osso e ho subito pensato che potesse essere di un mammut o di qualche animale simile». Conferma Bob Markham, presidente di un gruppo di geologi del posto: «L’osso appartiene a un Southern Elephant, o “archidiskodon meridionalis”, vissuto circa 2 milioni di anni fa, durante l’era di Pliocene o Pleistocene, ed è così grosso perché doveva sostenere tutto il peso dell’elefante».

«REPERTI COMUNI» - «Reperti di questo genere sono abbastanza comuni in questa zona – ha proseguito l’esperto - ma è stato senza dubbio un grande successo per un cane riuscire a scovare una simile prelibatezza, anche se masticarlo avrebbe contribuito solo a pulire i denti della cagnolina e non certo a sfamarla. Le sarebbe andata meglio qualche milione di anni fa, quando attaccato a quell’osso c’era anche un po’ di grasso». La piccola Daisy è sembrata però ugualmente deliziata del ritrovamento e già pregustava il lauto pranzetto, simile a quelli che fa al termine del pranzo domenicale, quando il signor Smith le allunga qualche avanzo di agnello. Ma quello non era un osso come gli altri e alla fine alla povera Daisy è rimasto solo il merito della straordinaria scoperta, ma niente ciccia.

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