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GLOSSARIO DELLA MASTERIZZAZIONE

Ultimo Aggiornamento: 14/04/2007 02:30
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Post: 1.986
Città: GROTTAZZOLINA
Età: 51
Sesso: Femminile
14/04/2007 02:30

ASPI (Advanced SCSI Programmer's Interface): Sono driver necessari per il corretto funzionamento di masterizzatori SCSI ma anche con interfaccia EIDE. Questi file sono installati durante l'installazione principale del programma di masterizzazione, ma è buona norma aggiornarli.

ATIP (Absolute Time In Pre-groove): Codice proprio di qualsiasi CD-R, contiene i dati che indicano il produttore (es.: Kodak), lo strato per la registrazione (es.: cianina), la potenza di scrittura richiesta, eccetera.

Buffer Underrun: Errore di scrittura causato dall'interruzione dei flusso dati dal CD sorgente al CD di destinazione. I nuovi masterizzatori sono dotati di tecnologie in grado di ovviare a questo problema.

CD+G (Compact Disc plus Grafics): Speciale tipo di CD che contiene alcune informazioni, registrate nei sub-canali, che permettono di visualizzare sugli appositi lettori anche immagini e testo.

CD-MRW (Mount Rainer): Nuovo standard di immagazzinamento dati supportato di default dal sistema operativo. Si tratta di un'evoluzione della scrittura a pacchetti: in un CD avviene la semplice operazione di salvataggio dei dati, che però formatteranno il CD come UDF (simile ad un grosso floppy disc), senza bisogno di nessun software aggiuntivo. Pochi masterizzatori sono in grado di scrivere con questo standard.

File immagine: Si tratta di un file che risulta essere una immagine-specchio, o se vogliamo, una sorta di copia carta-carbone, del contenuto completo di un CD o un DVD. Il masterizzatore legge il disco e ne ricava un singolo file che viene scaricato su hard disk. La dizione “Contenuto completo” sta a significare che non solo i dati principali sono trascritti nell'immagine, ma anche i dati dei sottocanali, gli eventuali weak sector nonché le zone di disco RMPS ed i dati DPM. Senza queste informazioni aggiuntive la copia di un disco protetto non risulterebbe funzionante. Una volta creato il file di immagine sul disco rigido si può (con l'opzione “Masterizza immagine” del programma di masterizzazione) scrivere la stessa su un CD/DVD-R -RW. Il dubbio che sorge è sul perché ricorrere a un file di immagine scaricato dal masterizzatore, non sarebbe più rapido trasferire il disco originale da un lettore CD/DVD al masterizzatore? In linea di massima sì, ma se il disco è protetto non viene trasferito correttamente per tre motivi. Il primo è che i lettori CD/DVD hanno codifiche EFM pessime per cui non riuscirebbero a creare una immagine fedele. Il secondo è che la rapidità non conta per le copie protette, in quanto spesso devono essere lette e scritte a velocità bassissime (1x - 4x) per non perdere l'integrità dei dati. Il terzo motivo è che un file di immagine può essere caricato nel CD/DVD virtuale di programmi quali Alcohol 120% quando occorre “schiodare” alcune forme ostiche di protezione.

Front end: Modalità di utilizzo relativa ai programmi che agiscono in abbinamento e in background (cioè sullo sfondo e senza essere visibili) con altri software.

Firmware: Si tratta del software registrato su memoria di sola lettura (ROM) che permette l'uso e l'avvio delle periferiche hardware.

ISRC (lnternational Standard Recording Code): Serie di dati, formato da 12 caratteri, indicanti autore, titolo, anno di registrazione proprietario e codice seriale, contenuti all'interno delle singole tracce di un CD audio.

Loader: Nei cd protetti con sistema SafeDisc e SafeDisc2, il file originale del programma (.EXE) viene cifrato ed al suo posto viene inserito sul Cd originale un programma “loader”, capace di decriptare ed eseguire il file di installazione originale. Il loader, prima dell’esecuzione, controlla la presenza del cd originale, cercando in esso una particolare firma digitale, impressa in fase di masterizzazione mediante apparecchiature speciali.

Multisessione: Un disco sul quale vengono scritte più sessioni viene definito multisessione (Photo CD,CD Extra...). Una sessione è un segmento di CD che può contenere una o più tracce. I CD Audio protetti sono a tutti gli effetti dei CD Extra: la prima sessione contiene le tracce audio, mentre la seconda una traccia dati (con il player e i file della protezione). Poiché i lettori Hi-Fi vengono creati rispettando gli standard dei CD Audio e questi ultimi non supportano la multissessione, leggeranno solo la prima sessione, quella contenente le tracce audio. Questo spiega perché i CD-Extra recano sempre la prima sessione audio e una seconda sessione dati. Diversamente, il lettore ottico del p.c. riconoscerà prima la sessione dati, oscurando quella contenente le tracce audio.

Overburning: Metodo di scrittura su CD che utilizza anche le zone più esterne dei supporto, riuscendo così a inserire più dati rispetto alla quantità ufficialmente supportata. L'overburning può creare a "dischi" totalmente o in parte illeggibili.

Premastering: Fase precedente alla preparazione di una copia su CD.

Root: È la directory principale di una memoria di massa: disco fisso, partizioni, masterizzatore, supporti lomega e memorie esterne.

Subchannel: Sono canali di dati presenti in ogni singolo settore di un CD Audio. Possono contenere delle informazioni importanti, ma non sempre sono utilizzati. Vanno dalla lettera “P” alla lettera “W”. I primi due sub-codici, identificati con la lettera “P” e “Q”, contengono sempre dati e cioè informazioni sulla TOC e sulla posizione delle tracce presenti sul CD. Gli altri canali sono poco utilizzati, ma possono contenere informazioni aggiuntive sul CD, come ad esempio le informazioni che caratterizzano il CD-Text. In ogni CD audio possono esserci 8 sottocanali.

TOC: Informa il lettore sul numero delle tracce, il loro punto di partenza e la somma delle loro grandezze.

UPC (Universal Production Code): Rappresenta un codice di identificazione univoca di CD commerciali.

Video CD: Formato video, che costituisce una variante dei celebre MPEG 4 dei DVD, che consente la realizzazione e il salvataggio di file video su un semplice CD-ROM (scrivibile). XVCD (eXtended Video CD): Si tratta di un'estensione del formato VCD; esso non costituisce uno standard a causa della variabilità dei suoi parametri.

XSVCD (eXtended Super Video CD): Si tratta di un'estensione del formato SVCD; esso non costituisce uno standard a causa della variabilità dei suoi parametri.
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