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Campionato europeo di calcio 2008

Ultimo Aggiornamento: 30/06/2008 00:43
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22/06/2008 00:31

Hiddink fa saltare il banco

Capolavoro tattico dell’ex ct di Corea del Sud e Australia, una magnifica Russia batte una delle favorite del torneo, l’Olanda, per 3-1 e la elimina. Nel secondo tempo a Pavlyuchenko risponde Van Nistelrooy, poi ai supplementari decidono Torbinsky e Arshavin (immenso). E in semifinale potrebbe rinnovarsi il duello con l’Italia…

L’Olanda si presenta a Basilea da grande favorita. Dopo aver spazzato via le avversarie del girone C, da tutti considerato come il gruppo della morte, gli orange si schierano contro la Russia con gli stessi 11 che hanno fatto ammattire l’Italia: Van Nistelrooy è l’unica punta, alle sue spalle il duttile Kuyt, Van der Vaart e Snejider. Il guru Hiddink, che vuole fare la parte del "traditore", ripropone la Russia che ha demolito la Svezia con la novità Saenko. Davanti le minacce Arshavin e Pavlyuchenko.

Gli uomini di Van Basten (che giocano con il lutto al braccio per la morte della figlia di Boulahrouz) partono timidi. Entrambe le squadre in avvio sono prudenti, ma soprattutto l’undici allenato dall’ex attaccante del Milan sembra in attesa. E sono i russi a collezionare le prime due occasioni, con Zhirkov (bravo Van der Sar) e Pavlyuchenko (impreciso). Gli orange giocano con il freno a mano tirato e si fanno vedere dalle parti di Akinfeev solo con le accelerazioni improvvise di Snejider.

La Russia gioca alla pari con l’Olanda, senza alcun timore reverenziale e con grande personalità. E se gli orange sfiorano il vantaggio con Van Nistelrooy, che arriva stranamente in ritardo su una punizione dalla destra di Van der Vaart, gli uomini di Hiddink rispondono con due bombe dalla distanza di Kolodin e con un’invenzione in area di Arshavin: Van der Sar è attento su tutte le occasioni, ma la marea arancione presente a Basilea (lo stadio è quasi tutto orange) inizia a sudare.

I russi sono confidenti, ma hanno un tallone d’Achille: troppe volte la difesa compie delle ingenuità che rischia di pagare care. Al 37’ Van Nistelrooy sguscia via fra tre uomini e impegna Akinfeev, al 40’ De Jong su una punizione viene dimenticato in area e manca di pochi centimetri la sfera di testa, al 43’ Kolodin "serve" Van der Vaart, che prova un tiro dalla distanza, inoffensivo.

Alla fine del primo tempo è ancora 0-0: la gara è apertissima.

Per l’Olanda così non va, Van Basten ad inizio ripresa inserisce Van Persie per il deludente Kuyt e in seguito Heitinga per Boulahrouz. Gli orange non riescono a cambiare marcia e a ritrovare lo smalto delle gare con Italia e Francia, e sembrano calare anche fisicamente. Ed arriva il clamoroso vantaggio russo: al Al 56’ Semak crossa, Pavlyuchenko insacca in girata, questa volta Van der Sar non può nulla. Gli olandesi sembrano sperduti, dentro anche Afellay per il piatto Engelaar, e i russi per alcuni minuti giocano sulle ali dell’entusiasmo, accarezzando il 2-0 con Saenko, Pavlyuchenko, Anyukov e ancora Pavlyuchenko. Sembra che i valori si siano capovolti, la Russia attua un calcio stupendo, è un piacere guardarla, l’Olanda è bloccata.

Gli orange si aggrappano alle loro stelle, soprattutto Snejider, l’ultimo ad arrendersi. Il madridista sembra giocare da solo a volte. Poi a quattro minuti dalla fine, la beffa per la Russia: su una punizione, ancora una volta, ingenuamente, la difesa di Hiddink si lascia sfuggire un bomber consumato come Van Nistelrooy, che questa volta non perdona e la mette dentro. 1-1, tutto da rifare, si va ai supplementari.

I primi quindici minuti sono in mano ai russi, che sembrano avere un’altra marcia e continuano a dominare: Pavlyuchenko colpisce la traversa, Arshavin calcia fuori, l’Olanda sta a guardare. Ancora Kolodin fa venire i brividi a Van der Sar su punizione, le occasioni fioccano, tutte da una parte.

Anche nel secondo extra-time la musica non cambia: gli olandesi, sulle ginocchia, attendono solo il triplice fischio per i calci di rigore. Gli uomini di Hiddink reclamano un penalty per fallo su Zhirkov, non dato, e sfiorano il nuovo vantaggio in un paio di occasioni: è un monologo. E finalmente al 114’, arriva il meritato, meritatissimo vantaggio: traversone di Arshavin, Van der Sar va a caccia di farfalle, Torbinsky la mette dentro da un metro: 2-1. E al 117’ arriva il terzo, lo firma il man of the match, Arshavin. Olandesi quasi sollevati al triplice fischio. Russia da titolo.


sport.it.msn.com/news/msnnews708434.html


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