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Campionato europeo di calcio 2008

Ultimo Aggiornamento: 30/06/2008 00:43
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07/06/2008 20:26

Il Campionato europeo di calcio 2008 (comunemente Euro 2008), 13ª edizione del Campionato europeo di calcio, si svolgerà in Austria e Svizzera dal 7 al 29 giugno 2008.
L'Italia scendera in campo x la sua prima partita Lunedì 9 Giugno alle 20.45 contro l'Olanda .
I quarti di finale si giocheranno tra il 19 e il 22 giugno e le semifinali il 25 e 26 giugno.
La finale si terrà a Vienna il 29 giugno 2008.



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11/06/2008 00:02

Donadoni prova a ripartire

Roberto Donadoni cerca di raccogliere i pezzi dopo l'esordio-choc agli Europei con l'Olanda di Van Basten.

I giornali non sono certo stati teneri con il commissario tecnico, ritenuto il principale responsabile della debacle. Il selezionatore degli Azzurri in conferenza stampa non si mostra sorpreso dalle critiche: "Onestamente, me le aspettavo. Ho visto un titolo a caratteri cubitali 'Ridateci Lippi', non provo nessuna amarezza, perchè non sono così sciocco da aspettarmi qualcosa di diverso dopo il debutto di lunedì".

Il ct cerca di spiegare la batosta con gli orange: "È stata una partita certamente non positiva, ma che va analizzata nel suo insieme. Ci dispiace aver perso, ma questa brutta sconfitta ci dà anche tanta carica per le prossime due gare dove metteremo tutte le nostre forze per risalire".

Ci si aspettano cambi di formazione e di modulo con la Romania dopo le prove disastrose di alcuni giocatori: "Qualcosa di sbagliato c'era sicuramente, non abbiamo fatto gol, abbiamo subito, ma non dipende dal modulo. Non esiste la formazione perfetta e con questo modulo abbiamo giocato altre partite all'estero e abbiamo vinto, il problema è che il risultato condiziona il giudizio. Cambi con la Romania? Vedremo, bisogna anche valutare la condizione fisica della squadra, questa notte siamo andati a dormire intorno alle 3.30, va valutato tutto".

Fa discutere l'esclusione di De Rossi. "Ho fatto una scelta diversa, Daniele è un grande giocatore e ha già giocato con Pirlo, non l'ho escluso perchè ritengo che siano incompatibili, ma perchè ho fatto un'altra scelta".

sport.it.msn.com/news/msnnews483770.html


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11/06/2008 00:07

(ANSA) - ROMA, 10 GIU -
''Campioni del mondo umiliati'', ''Italiani in ginocchio'', ''Olanda colossale''. I giornali di mezza Europa hanno celebrato, con sorpresa e non senza una punta di soddisfazione, la disfatta dell'Italia nell'avvio di Euro 2008, piu' che esaltato l'impresa della nazionale di Marco Van Basten. E se da Berlino a Londra, da Vienna a Parigi, passando per Madrid e Bucarest non si infierisce piu' di tanto, e' la Polonia a non nascondere la gioia per l'inatteso risultato di Berna. ''E' stato un spettacolo meraviglioso quando gli olandesi hanno umiliato i campioni del mondo'', scrive il tabloid polacco Fakt che ha rincarato la dose sostenendo che gli italiani ''sono stati messi in ginocchio'' perche' non sono stati in grado di giocare bene come gli avversari. Se la Polonia fa festa, gli altri commenti sono per lo piu' all'insegna dello stupore. In Spagna, plauso alla ''colossale Olanda'', titola Marca, che riferisce ''l'importante batosta inferta ai campioni del mondo''. Secondo il quotidiano sportivo, gli uomini di Van Basten hanno portato a termine una incredibile impresa, sfiorando la lode e giocando la migliore partita dall'inizio degli europei. 'Van Nistelrooy, Snejider e Gio distruggono l'Italia', titola AS, per il quale l'Olanda ha presentato ieri ''la sua candidatura ufficiale all'Europeo''. Anche la stampa tedesca dedica ampio spazio alla debacle azzurra e se la Frankfurter Allgemeine Zeitung titola 'I campioni del mondo vedono arancione', incoronando Ruud Van Nistelrooy ''vincitore assoluto del duello tra bomber con Luca Toni'', per la Bild, ''dopo la grande catastrofe'' i campioni del mondo ''rischiano di uscire gia' nel girone di qualificazione''. E le pagelle della Bild sono impietose: si salva Pirlo, soccombono la difesa e Luca Toni. Pesante, secondo la stampa francese l'assenza di Fabio Cannavaro: lo sottolinea Le Figaro che parla di un'Italia ''impotente'' che e' ''pesantemente caduta'' davanti a un'Olanda ''molto seducente''. E l'assenza del capitano ''si e' fatta sentire'', permettendo agli arancioni di ''prendere alla gola'' la difesa italiana, in particolare il ''catastrofico'' Materazzi, mentre secondo l'Equipe ''niente ha funzionato''. Spazio anche al contestatissimo primo gol olandese, quello di Van Nilsterooy, sui tabloid inglesi: il tonfo azzurro ''apre'' ufficialmente Euro 2008, ma per la stampa britannica la prima rete dell'Olanda, contro un'Italia ''lontana da quella campione del mondo'', era comunque da annullare. ''L'Italia battuta e costretta a contemplare un'ingiustizia'', titola il Times con riferimento al gol di van Nistelrooy, ''tenuto in gioco'' da Christian Panucci nonostante il difensore della Roma fosse abbondantemente oltre la linea di fondo campo. ''L'Italia prima vittima del Gruppo della Morte'', apre il Daily Telegraph, giudicando con estrema severita' la prestazione della nazionale di Roberto Donadoni. Secondo il Guardian l'incontro di Berna e' stata ''la cerimonia di apertura di Euro 2008'', un ''pandemonio'' che ha scatenato ''emozioni e sorprese con l'Italia battuta dall'Olanda per la prima volta in 30 anni''. In Romania si da' risalto alla disfatta di Buffon e compagni in attesa del match di venerdi'. Il 3-0 inflitto dall'Olanda e' un risultato, scrive il quotidiano 'Evenimentul zilei', che ''ha umiliato l'Italia'', sottolineando che ''la difesa dei campioni del mondo, un tempo eccezionale, era ieri sera irriconoscibile'', mentre il quotidiano 'Adevarul' scrive: ''Ora tocca a te, Mutu!'', concludendo: ''Arrivederci a venerdi', con l'Italia!''. Naturalmente trionfalistici i commenti olandesi: ''Oranje Bellissimo!'' li riassume tutti. Ed il Telegraaf sottolinea: ''Che debutto fantastico. Che grandi eroi, che davanti agli occhi dell'Europa intera hanno battuto la squadra campione del mondo declassandola''. E per gli austriaci, dopo il primo choc dell'uscita dal torneo di Fabio Cannavaro, ''l'incubo di Euro 2008 per gli italiani non ha fine''. (ANSA).

europei2008.tiscali.it/feed/news/2008/06/10/ansa/ansax2008-06-10_110226...
[Modificato da pa.zam.7 11/06/2008 00:12]


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11/06/2008 00:10

Il giorno dopo il disastro
Donadoni: "E' andato tutto storto, ma non è finita"

"E' stata una partita certamente non positiva, ma che va analizzata nel suo insieme. Ci aspettano due partite importanti, ci dispiace aver perso, ma questa brutta sconfitta ci dà anche tanta carica per le prossime due gare dove metteremo tutte le nostre forze per risalire". Roberto Donadoni non getta la spugna e assicura che il ko contro l'Olanda "può indurre a fare qualche valutazione, ma non incrina le certezze" verso una squadra che in questi due anni ha comunque fatto bene raggiungendo l'obiettivo". "Io non butto due anni di lavoro. La sconfitta è pesante, pesantissima, praticamente storica. E' una delle pagine più nere della Nazionale", gli dicono, "grazie per avermelo fatto notare", è la replica di un Donadoni più che infastidito.

Ho le idee chiare - "Mai avuto le idee confuse sulla formazione, la mia era solo un battuta", ha dichiarato il tecnico che non esclude la possibilità di fare qualche cambio contro la Romania. "Vedremo, ci sta che si cambi qualcosa, bisogna anche valutare la condizione fisica della squadra - spiega Donadoni -, questa notte siamo andati a dormire intorno alle 3.30, va valutato tutto".

L'ombra di Lippi - "I titoli su Lippi? Onestamente me li aspettavo, non pensavo certamente di ricevere rose e fiori dopo la partita di ieri". Nessuna sorpresa per Roberto Donadoni, questa mattina sapeva già che, aprendo i giornali, avrebbe ritrovato il nome di Lippi dopo il clamoroso tonfo nel match contro l'Olanda. "Ho visto un titolo a carattere cubitali "Ridateci Lippi", non provo nessuna amarezza - spiega il ct -, perchè non sono così sciocco da aspettarmi qualcosa di diverso dopo il debutto di Berna".

L'esclusione di De Rossi - "Ho fatto una scelta diversa, Daniele e' un grande giocatore e ha gia' giocato con Pirlo, non l'ho escluso perche' ritengo che siano incompatibili, ma perché ho fatto un'altra scelta". Qualche cambiamento ci sara' nell'Italia che affronterà la Romania, probabilmente sia dal punto di vista del modulo e degli uomini ("chi è entrato nella ripresa ha fatto bene, Grosso, Del Piero e Cassano sono entrati bene in partita, ma poi è arrivato il 3-0"), di certo non si potrà piu' sbagliare se si vuole proseguire l'avventura europea. "E' stata una partita certamente non positiva, ma che va analizzata nel suo insieme, l'Olanda ha fatto lo stesso numero di tiri in porta nostri, solo che ha fatto i gol. Ci aspettano due partite importanti, questa brutta sconfitta ci da' anche tanta carica per le prossime due gare dove metteremo tutte le nostre forze per risalire".

La polemica a distanza con Sacchi - "Sacchi non è nello spogliatoio, non può sapere cosa succede dentro il gruppo, a meno che qualcuno non gli riferisca qualcosa, ma non credo". Proprio l'Italia di Sacchi, nel '94, debuttò con una sconfitta contro l'Irlanda, poi arrivò in finale. "L'analogia c'è, ma i tempi sono diversi, allora riuscimmo a superare problemi con impegno e voglia di riscatto, abbiamo capito gli errori, succederà anche questa volta. L'importante è riscattarci in fretta".

L'amarezza di Abete - "E' stata una pagina triste e amara per tutti noi, per i tifosi per primi ai quali ha già chiesto scusa Buffon. Dobbiamo concentrarci sulle prossime gare come dice Donadoni, sapendo che Romania e Francia sono alla nostra portata così come il passaggio del turno". Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ammette che la sconfitta è stata pesante anche al di là delle peggiori attese, ma è inutile piangersi addosso anche perchè la qualificazione ai quarti è ancora a portata di mano. "Con i giocatori siamo stati insieme negli spogliatoi, ma anche lunedì abbiamo cenato insieme; ho parlato con qualcuno di loro - spiega Abete -, ma il mio è un ruolo di sostegno non mi addentro in questioni che non riguardano la presidenza federale".

De Rossi in evidenza - Allenamento serio quello svolto dagli azzurri allo stadio Admira di Moedling, in cui però ha brillato la grinta di De Rossi. Nel 7 contro 7 il romanista si è messo in luce mostrando decisione nei contrasti come in una partita vera. Bene anche Del Piero, autore di alcune pregevoli giocate. All'allenamento hanno partecipato solo coloro che ieri non hanno giocato o sono entrati a partita in corso. Il tutto in un'atmosfera priva della voglia di scherzare e ridere dei giorni scorsi

europei2008.tiscali.it/articoli/06/10/faccia_faccia_donadoni_...
[Modificato da pa.zam.7 11/06/2008 00:11]


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14/06/2008 00:11

Appesi a un filo

Una parata di Buffon a dieci minuti dalla fine su un calcio di rigore di Mutu ha tenuto aperte le porte del passaggio del turno all'Italia di Donadoni che ha pareggiato 1-1 in rimonta con la Romania.

Gli Azzurri hanno iniziato col piede giusto, grazie al dinamismo di Perrotta e De Rossi, ma non sono riusciti a concretizzare la loro superiorità a causa soprattutto degli errori di mira di un impreciso Del Piero.

Col passare dei minuti, però, la Romania, che aveva iniziato col freno a mano tirato, ha guadagnato campo, creando delle importanti occasioni da gol con alcune conclusioni da fuori ottimamente neutralizzate da Buffon e con una punizione deviata incredibilmente sul palo.

Gli Azzurri non hanno subito passivamente il ritorno degli avversari e attaccando prevalentemente sulle fasce hanno sfruttato le grandi doti aeree di Toni che, oltre a fornire delle ottime sponde ai compagni, si è visto annullare una rete per una posizione di fuorigioco assolutamente inesistente.

Nella ripresa, però, nel momento migliore dell'Italia, è arrivato il gol della Romania: Mutu ha infatti approfittato di un retropassaggio troppo corto di Zambrotta per superare un incolpevole Buffon.

Gli Azzurri hanno immediatamente reagito, realizzando la rete del pareggio con Panucci, lesto ad approfittare di una sponda di Chiellini sull'ennesimo calcio d’angolo di Pirlo.

Donadoni, cercando di vincere la partita, ha poi buttato nella mischia anche Cassano e Quagliarella per Perrotta e Del Piero e proprio i nuovi entrati hanno dato nuova linfa all'attacco dell'Italia che ha ripetutamente sfiorato la rete della vittoria.

La migliore occasione del concitato finale però l'ha avuta, come detto, sui piedi ancora Mutu che a dieci minuti dalla fine si è fatto neutralizzare da Buffon un calcio di rigore che sarebbe potuto costare l'eliminazione degli Azzurri.

Il pareggio ottenuto contro la Romania lascia quindi ancora aperte le porte dei quarti di finale agli uomini di Donadoni che si giocheranno il passaggio del turno nell'ultimo match del girone C contro la Francia di Domenech. Ma non saranno del tutto arbitri del loro destino.

sport.it.msn.com/news/msnnews533086.html


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14/06/2008 00:13

L'Olanda è già ai quarti

L'Olanda di Marco Van Basten, battendo 4-1 la Francia di Domenech, ha conquistato con una giornata d'anticipo la qualificazione ai quarti di finale.

Gli orange hanno infatti bissato la vittoria ottenuta all'esordio contro l'Italia, segnando tre reti anche ai galletti, ora mestamente in fondo al girone C con appena un punto conquistato.

L'Olanda, passata in vantaggio dopo appena nove minuti grazie ad un colpo di testa di Kuyt, ha dato spettacolo con i suoi centrocampisti d'attacco e nella ripresa ha chiuso i conti in contropiede con le meravigliose reti di Van Persie, Robben e Sneijder.

La Francia, dal canto suo, ha cercato di tornare in partita ma Henry, schierato al posto di Benzema, è riuscito a superare Van der Sar solo in un'occasione.

sport.it.msn.com/news/msnnews869446.html


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14/06/2008 23:49

Abete non ci sta più

Il presidente della Figc Giancarlo Abete è meno diplomatico del ct azzurro Donadoni e invita l'Uefa a prendere posizione dopo i presunti torti ai danni degli Azzurri di Ovrebo: "Gli errori arbitrali ci possono stare. Ma deve essere individuata un'omogeneità di comportamento nel rilevare gli episodi".

"Come l'Uefa è intervenuta per chiarire come il gol di Van Nistelrooy in Italia-Olanda fosse regolare, adesso mi aspetto che faccia la stessa cosa sul gol di Toni, che sicuramente avrebbe cambiato la partita".

sport.it.msn.com/news/msnnews987574.html


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15/06/2008 23:45

Van Basten aiuta l'Italia

Marco Van Basten ha deciso di venire incontro ai desideri di Francia e Italia: "Contro la Romania metterò in campo la miglior formazione possibile".

"Per quanto riguarda i cambi durante la partita – ha proseguito l'ex attaccante milanista vincitore degli Europei nel 1988 – sostituirò i giocatori più stanchi".

La Romania per conquistare il passaggio ai quarti di finale dovrà quindi battere una squadra teoricamente più forte ma certamente meno motivata.

sport.it.msn.com/news/msnnews361967.html


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15/06/2008 23:47

Buffon: "Siamo vivi e ci crediamo"

Il pareggio con la Romania non è certo stato il miglior risultato, ma poteva andare anche peggio. Lo pensa e lo dice Gigi Buffon, salvatore della patria grazie al rigore parato a Mutu, che se avesse segnato avrebbe eliminato dalla corsa all'Europeo l'Italia... "E invece siamo ancora qui a crederci. Questi sono buoni segni".
Il portierone azzurro sprona il gruppo, convinto che il finale della sfida con la Romania sia stato il classico segno del destino, uno di quei momenti che cambia il corso della storia: "Ci sono tante ragioni per non far le valigie e tornare a casa, in Portogallo uscimmo con 5 punti, qui potremmo rimanere con 2, sarebbe davvero clamoroso. Ovviamente vogliamo però arrivare a 4, battendo la Francia e poi guardando a quel che avrà fatto l'Olanda. Le mie sensazioni sono buone: noi siamo più in forma rispetto ai nostri prossimi avversari, siamo in ripresa, bisogna capire se invece loro sono riusciti a ricompattarsi dopo l'ultima batosta. Sarà come una finale e questa squadra è fatta su misura per le sfide da dentro o fuori".

Vincere quindi e poi sperare: "Olanda-Romania? Sono sicuro che sarà una partita vera. Chi l'ha detto che Van Basten voglia fare fuori noi e la Francia in un colpo solo? Visti i risultati magari vorrà incontrare ancora una di noi in semifinale...".


sport.it.msn.com/news/msnnews936442.html


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18/06/2008 00:42

L'Italia si merita i quarti

Missione compiuta, senza biscotti e torte varie. L'Italia batte meritatamente 2-0 la Francia al termine di una partita ben giocata e decisa da un rigore di Pirlo e una punizione deviata di De Rossi, l'Olanda invece fa il suo dovere superando la Romania con lo stesso risultato (Huntelaar e Van Persie) e permette così agli Azzurri di effettuare il sorpasso in classifica ai danni di Mutu e compagni. Donadoni può dunque festeggiare, le sue valigie non vanno rifatte, l'Europeo non è ancora finito.
In una serata thrilling si rincorrono le emozioni in un ping pong tra Zurigo e Berna. Al Letzigrund l'Italia parte forte e già al 4' Toni ha l'occasione buona per sbloccare il risultato, ma su un lungo lancio dalle retrovie il bomber del Bayern Monaco non centra la porta a tu per tu con Coupet, allo Stade De Suisse nel frattempo l'Olanda tiene a bada le scorribande della Romania, sfiorando anche il vantaggio con un colpo di testa di Van Persie. Non è un fuoco di paglia, perché gli Azzurri (in maglia bianca) tengono bene il campo e si fanno preferire ai transalpini, che nonostante un possesso palla insistito fanno ben poco dalle parti di Buffon. E una mano la dà anche la buona sorte, che toglie subito dal match lo spauracchio Ribery, ko per un contrasto con Zambrotta e sostituito da Nasri. L'Italia c'è, lo dimostra anche all'11' quando sugli sviluppi di un calcio piazzato Panucci devia di testa trovando sulla linea Makelele, e c'è anche l'Olanda, che continua a fare la sua partita come promesso da Van Basten.

Gattuso ci mette la grinta dei giorni buoni, Panucci e Chiellini al centro della difesa coprono bene davanti a Buffon, che interviene poche volte con la solita sicurezza, Pirlo invece ispira con lanci millimetrici e su uno di questi al 25' Toni aggancia bene in area, prima di essere steso da Abidal: rosso per il francese e rigore, dal dischetto proprio Pirlo non dà scampo a Coupet. Il vantaggio dà morale agli Azzurri, che poco dopo con una bordata da fuori di De Rossi e soprattutto in un paio di occasioni con Toni (magia in acrobazia su cross di Cassano e destro sporco da due passi) vanno vicini al raddoppio. Ma non solo a Zurigo gira bene, perché contemporaneamente a Berna l'Olanda soffre poco e controlla una Romania che si rende pericolosa solo con sporadiche iniziative di Mutu. Gli Orange hanno anzi anche due clamorose occasioni con Huntelaar, gran parata di Lobont, e Robben, a testimonianza che le paure della vigilia erano infondate.

Le notizie arrivano sicuramente sulla panchina dell'Italia e forse distraggono gli Azzurri, che nel finale del primo tempo, nonostante la superiorità numerica, si fanno un po' schiacciare dai francesi, orgogliosamente all'attacco e vicini al pareggio con un velenoso diagonale di Henry. Al 43' però è ancora l'Italia a sfiorare il gol, con una punizione di Grosso che, deviata da Coupet, finisce la sua corsa sul palo. Intanto proprio nello stesso istante fallisce una ghiotta opportunità, la prima degna di nota, pure la Romania con Codrea, che calcia altissimo da ottima posizione dopo una bella iniziativa di Rat sulla sinistra. All'intervallo si va però con l'Italia avanti a Zurigo e senza reti a Berna, va bene così.

E va ancora meglio ad inizio ripresa, quando dopo una straordinaria parata di Lobont su Van Persie l'Olanda passa grazie ad un piattone ravvicinato di Huntelaar su cross basso dalla destra. E' il gol che ci vuole per dare più tranquillità agli Azzurri, che nel frattempo al Letzigrund continuano a soffrire un po' la Francia, pericolosa prima con Benzema e poi con Henry. Ma pochi minuti dopo la rete olandese arriva anche il raddoppio italiano, firmato da De Rossi con una punizione, che deviata proprio da Henry spiazza Coupet. La Francia a questo punto è in ginocchio, l'Italia invece aspetta altre buone notizie dallo Stade de Suisse, dove gli Orange trovato il vantaggio continuano a gestire senza troppo affanno una Romania volenterosa ma con poche idee davanti, dove Mutu è troppo isolato. Il possesso palla degli uomini di Van Basten addormenta un po' il match e l'undici di Piturca col passare del tempo si spegne.

A Zurigo intanto Buffon tiene a distanza la Francia deviando con una prodezza un bel destro a giro di Benzema. E' l'ultima fiammata dei galletti di Domenech, che nell'ultimo quarto d'ora si rassegnano all'eliminazione, permettendo così all'Italia di chiudere controllando bene la partita. Gli Azzurri però non si limitano a congelare il gioco a centrocampo, spingono anzi alla ricerca del tris con Camoranesi in contropiede e Cassano da fuori. Così come a Berna succede all'Olanda, che dopo aver corso un brivido su un'incursione del solito Mutu, chiude i conti con Van Persie, questa volta preciso con una botta di sinistro che non lascia scampo a Lobont. L'ultima emozione della serata arriva infine dal Letzigrund, dove Toni non riesce a sbloccarsi per colpa della traversa (è il secondo legno dopo il palo di Grosso a fine primo tempo). Il bomber azzurro avrà però l'occasione di rifarsi, perché l'Europeo degli Azzurri non è ancora finito: al Mondiale timbrò due volte ai quarti contro l'Ucraina...

Ormai tutto è deciso, quattro reti in due partite per una serata che regala all'Italia il passaggio del turno. La Nazionale vince e convince contro la Francia, che non batteva da trenta anni (rigori di Berlino esclusi), e grazie all'Olanda, che fa il suo dovere con la Romania, va avanti. Ora c'è la Spagna, senza i diffidati Pirlo e Gattuso, ma non è il momento di pensarci.


sport.it.msn.com/news/msnnews314292.html


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22/06/2008 00:30

La solita incredibile Turchia

Era quasi fuori al 90' contro la Svizzera nella seconda partita del girone, era fuori a un quarto d'ora dalla fine, sotto 2-0 contro la Repubblica Ceca, nella terza e decisiva sfida del gruppo A, era fuori al 119' dei quarti di finale, infilata da Klasnic nel primo match ad eliminazione diretta contro la Croazia. Ma se chiudi gli occhi un attimo questa Turchia ti punisce e ribalta tutto, anche nel recupero dei tempi supplementari. Sta diventando una costante in questo Europeo, questa volta l'eroe della mezza luna si chiama Semih Senturk, terzo imperatore dopo Arda Turan e Nihat. Poi ai rigori è troppo forte la delusione croata e Terim se la ride vedendo i suoi vincere senza difficoltà 4-2.
A Vienna c'è in palio la semifinale contro la Germania, un traguardo storico per entrambe le nazionali che cominciano senza timori e nella prima parte di gara si affrontano a viso aperto. Le prime conclusioni in porta sono dei turchi, che però trovando difficoltà nell'ultimo passaggio, complice una difesa croata sempre attenta, sono costretti con Altintop e Tuncay a provarci solo da fuori. Dall'altra parte sono invece le fiammate di un ispirato Modric a spaventare gli uomini di Terim e proprio da un'iniziativa del talento di Zara nasce la più ghiotta palla gol della prima frazione: bella discesa a destra, cross basso per Olic che da tre metri centra clamorosamente la traversa, poi è Kranjcar a sbagliare a porta vuota il colpo di testa, mandando alto.

L'occasione fallita dai croati spaventa comunque i turchi, che nella fase centrale del primo tempo arretrano il baricentro, lasciando il pallino del gioco agli avversari. L'undici di Bilic però non affonda e piano piano Nihat e compagni riprendono fiducia, chiudendo così all'attacco prima dell'intervallo: Tuncay chiede un rigore a Rosetti per una trattenuta in area di Simunic (l'arbitro italiano lascia correre tra i dubbi), Topal da lontanissimo fa invece correre un brivido a Pletikosa.

Così come nel primo tempo, anche nella ripresa la partita resta molto aperta, anche se è la Croazia a tenere costantemente in mano l'iniziativa. Subito Olic ha la palla buona, ma la punta non sfrutta nel migliore dei modi un erroraccio della difesa turca, poi è Kranjcar, un po' in ombra e nel corso del match sostituito da Petric, a rendersi pericoloso penetrando in area, concludendo però debolmente. Terim aggiusta la formazione con Ugur Boral e Semih Senturk, togliendo uno spento Kazim Kazim e Topal, ma col passare del tempo la paura e la tensione hanno il sopravvento.

Dietro nessuno concede spazi e si gioca allora molto a centrocampo, dove il pressing è asfissiante e i passaggi sono spesso imprecisi. Quando la Croazia riesce ad arrivare in area poi, Rakitic prima vanifica calciando alto dopo un bell'uno-due con Petric, mentre Olic non trova lo specchio con un pericoloso colpo di testa. Dall'altra parte la Turchia fa ancora meno e Pletikosa non deve quasi mai intervenire, Rustu è invece bravissimo nel finale dei tempi regolamentari a controllare un paio di punizioni velenose di Srna e nel respingere una deviazione di Olic sull'ennesima giocata di Modric. Al 90' comunque il risultato resta bloccato sullo 0-0 e si va ai supplementari.

La Croazia a questo punto paga un po' di stanchezza e nemmeno l'ingresso di Klasnic riesce a ridare vivacità alla manovra degli uomini di Bilic, che dopo il forcing finale del secondo tempo cominciano a soffrire i turchi. L'inesauribile Tuncay trascina i suoi, ma prima trova sulla propria strada un attento Pletikosa e poi non centra la porta da lontanissimo, così come capita anche a Semih Senturk, pericolosissimo invece dal limite. Ma se nel primo supplementare un po' di gioco si vede, nel secondo le due formazioni pensano solo ad arrivare ai rigori... fino a che Rustu non sbaglia al 119' una facile uscita su Modric, che ne approfitta per mettere al centro dove Klasnic di testa è puntuale all'appuntamento col gol. Non con la storia però, perché la solita indomabile Turchia, addirittura al 121', trova il pareggio grazie a Semih Senturk, che col sinistro sull'ultimo disperato rilancio dalle retrovie indovina l'incrocio e firma l'1-1 che manda tutti ai rigori.

E' una mazzata incredibile per i croati: dal dischetto sbaglia subitro Modric, poi calcia fuori anche Rakitic, tra i turchi invece Arda Turan, Semih Senturk e Hamit Altintop sono infallibili, mentre Rustu chiude i conti respingendo l'ultimo penalty di Petric. Finisce 4-2, la storica semifinale la conquista la Turchia, che ora affronterà la Germania.


sport.it.msn.com/news/msnnews63981.html


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22/06/2008 00:31

Hiddink fa saltare il banco

Capolavoro tattico dell’ex ct di Corea del Sud e Australia, una magnifica Russia batte una delle favorite del torneo, l’Olanda, per 3-1 e la elimina. Nel secondo tempo a Pavlyuchenko risponde Van Nistelrooy, poi ai supplementari decidono Torbinsky e Arshavin (immenso). E in semifinale potrebbe rinnovarsi il duello con l’Italia…

L’Olanda si presenta a Basilea da grande favorita. Dopo aver spazzato via le avversarie del girone C, da tutti considerato come il gruppo della morte, gli orange si schierano contro la Russia con gli stessi 11 che hanno fatto ammattire l’Italia: Van Nistelrooy è l’unica punta, alle sue spalle il duttile Kuyt, Van der Vaart e Snejider. Il guru Hiddink, che vuole fare la parte del "traditore", ripropone la Russia che ha demolito la Svezia con la novità Saenko. Davanti le minacce Arshavin e Pavlyuchenko.

Gli uomini di Van Basten (che giocano con il lutto al braccio per la morte della figlia di Boulahrouz) partono timidi. Entrambe le squadre in avvio sono prudenti, ma soprattutto l’undici allenato dall’ex attaccante del Milan sembra in attesa. E sono i russi a collezionare le prime due occasioni, con Zhirkov (bravo Van der Sar) e Pavlyuchenko (impreciso). Gli orange giocano con il freno a mano tirato e si fanno vedere dalle parti di Akinfeev solo con le accelerazioni improvvise di Snejider.

La Russia gioca alla pari con l’Olanda, senza alcun timore reverenziale e con grande personalità. E se gli orange sfiorano il vantaggio con Van Nistelrooy, che arriva stranamente in ritardo su una punizione dalla destra di Van der Vaart, gli uomini di Hiddink rispondono con due bombe dalla distanza di Kolodin e con un’invenzione in area di Arshavin: Van der Sar è attento su tutte le occasioni, ma la marea arancione presente a Basilea (lo stadio è quasi tutto orange) inizia a sudare.

I russi sono confidenti, ma hanno un tallone d’Achille: troppe volte la difesa compie delle ingenuità che rischia di pagare care. Al 37’ Van Nistelrooy sguscia via fra tre uomini e impegna Akinfeev, al 40’ De Jong su una punizione viene dimenticato in area e manca di pochi centimetri la sfera di testa, al 43’ Kolodin "serve" Van der Vaart, che prova un tiro dalla distanza, inoffensivo.

Alla fine del primo tempo è ancora 0-0: la gara è apertissima.

Per l’Olanda così non va, Van Basten ad inizio ripresa inserisce Van Persie per il deludente Kuyt e in seguito Heitinga per Boulahrouz. Gli orange non riescono a cambiare marcia e a ritrovare lo smalto delle gare con Italia e Francia, e sembrano calare anche fisicamente. Ed arriva il clamoroso vantaggio russo: al Al 56’ Semak crossa, Pavlyuchenko insacca in girata, questa volta Van der Sar non può nulla. Gli olandesi sembrano sperduti, dentro anche Afellay per il piatto Engelaar, e i russi per alcuni minuti giocano sulle ali dell’entusiasmo, accarezzando il 2-0 con Saenko, Pavlyuchenko, Anyukov e ancora Pavlyuchenko. Sembra che i valori si siano capovolti, la Russia attua un calcio stupendo, è un piacere guardarla, l’Olanda è bloccata.

Gli orange si aggrappano alle loro stelle, soprattutto Snejider, l’ultimo ad arrendersi. Il madridista sembra giocare da solo a volte. Poi a quattro minuti dalla fine, la beffa per la Russia: su una punizione, ancora una volta, ingenuamente, la difesa di Hiddink si lascia sfuggire un bomber consumato come Van Nistelrooy, che questa volta non perdona e la mette dentro. 1-1, tutto da rifare, si va ai supplementari.

I primi quindici minuti sono in mano ai russi, che sembrano avere un’altra marcia e continuano a dominare: Pavlyuchenko colpisce la traversa, Arshavin calcia fuori, l’Olanda sta a guardare. Ancora Kolodin fa venire i brividi a Van der Sar su punizione, le occasioni fioccano, tutte da una parte.

Anche nel secondo extra-time la musica non cambia: gli olandesi, sulle ginocchia, attendono solo il triplice fischio per i calci di rigore. Gli uomini di Hiddink reclamano un penalty per fallo su Zhirkov, non dato, e sfiorano il nuovo vantaggio in un paio di occasioni: è un monologo. E finalmente al 114’, arriva il meritato, meritatissimo vantaggio: traversone di Arshavin, Van der Sar va a caccia di farfalle, Torbinsky la mette dentro da un metro: 2-1. E al 117’ arriva il terzo, lo firma il man of the match, Arshavin. Olandesi quasi sollevati al triplice fischio. Russia da titolo.


sport.it.msn.com/news/msnnews708434.html


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22/06/2008 00:32

Buffon: "Dovranno sudarsela"

Gigi Buffon è carico in vista della gara con la Spagna. "Loro favoriti? E' una cosa che non mi dà fastidio, anzi sono contento che si dica che loro siano più bravi e più forti di noi, tanto sono discorsi che non contano...".

Per il portierone azzurro l'Italia è un osso duro per tutti: "Devono batterci due volte, perché non molliamo mai. Nei confronti della Spagna c'è grande rispetto e paura, ma la cosa penso sia reciproca".

sport.it.msn.com/news/msnnews813811.html


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22/06/2008 00:32

Zambrotta: "Il gruppo farà la differenza"

Gianluca Zambrotta aspetta tranquillo la gara contro la Spagna. "Nelle Furie Rosse ci sarebbero tanti giocatori da togliere, io li conosco bene, Aragones ha una grandissima squadra. Ma non sono d'accordo con chi dice che sono loro i favoriti, ce la giocheremo alla pari".

Per il neomilanista la differenza la farà il gruppo: "In una partita come quella di domenica, conta soprattutto questo".

sport.it.msn.com/news/msnnews590131.html


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22/06/2008 00:34

Del Piero: "Sarà una gara tesa"

Alessandro Del Piero su Italia-Spagna: "Sarà una gara molto tesa. Loro sono forti in tutti i reparti e hanno giocatori importanti. Secondo me Italia e Spagna sono nazionali molto simili, sia come modo di giocare sia come squadre in generale, loro fanno più possesso palla, noi puntiamo più sulle verticalizzazioni, ma questo non vuol dire che loro siano più tecnici".

Per il capitano della Juve Donadoni non ha ancora deciso gli 11 che scenderanno in campo a Vienna: "Sarò in campo? Credo che il ct non abbia ancora sciolto i suoi dubbi".

sport.it.msn.com/news/msnnews399048.html


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22/06/2008 00:36

Donadoni si fida di Toni

E' Luca Toni il torero in cui confida Roberto Donadoni per infilzare la Spagna, vincere la corrida e conquistare la semifinale dell'Europeo. Nella consueta conferenza stampa della vigilia, il commissario tecnico dell'Italia lo ha detto chiaramente, responsabilizzando una volta di più il bomber azzurro, ancora a secco dopo le tre partite del girone.
"Non sono uno che solitamente guarda le statistiche, ma certo mi auguro che Luca cominci a segnare... anche se andrebbe bene per vincere pure un gol di un difensore - le parole di Donadoni -. Comunque sia non è il momento di montare nessun caso, l'ho già detto dopo la partita con la Francia e lo ripeto: il rigore conquistato e l'espulsione causata da Toni nella sfida di martedì equivalgono a una doppietta".

Indicato in Toni quello che spera sia l'hombre del partido, il ct passa poi all'analisi degli avversari: "Cerco di non creare tensione nel gruppo, ma so benissimo che servirà grande determinazione e grande convinzione nei propri mezzi. La Spagna è una squadra forte, con individualità molto buone, affronteremo ottimi giocatori, che in nazionale non hanno ottenuto finora gli stessi risultati conquistati con i club. Credo che per questo avranno molta fame di vittoria, noi dovremo giocare con la loro stessa voglia e come se avessimo la stesa fame".

Infine un'indicazione sulla formazione, che dà più certezze ad Alberto Aquilani: "E' cresicuto molto, come tutti gli altri della rosa, ed è sicuramente in grado di giocare dall'inizio. Pirlo e Gattuso? Abbiamo le alternative che godono della fiducia dei compagni... ai tifosi dico di credere in quello che abbiamo fatto".

sport.it.msn.com/news/msnnews592760.html


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22/06/2008 23:49

Torna la maledizione dei rigori

I rigori che avevano regalato all'Italia la gioia del Mondiale nella notte di Berlino dopo anni di delusioni (Italia '90, Usa 94', Francia 98') tornano ad essere un incubo per gli Azzurri, che a Vienna vengono eliminati dal dischetto ai quarti contro la Spagna (4-2, errori decisivi di De Rossi e Di Natale) al termine di una partita tesa, emozionante e giocata sul filo dell'equilibrio, in cui in tutta onestà sono state però le Furie Rosse a tenere in mano costantemente le redini del gioco.
All'Ernst Happel Stadion in palio c'è la semifinale dell'Europeo, dove ad attendere c'è la sorprendente Russia di Guus Hiddink. Che la posta in gioco sia altissima lo si capisce subito, con le due squadre che nel primo quarto d'ora si studiano senza affondare: Casillas deve intervenire allora solo in uscita su una punizione scodellata al centro da De Rossi, Buffon invece su un tiro dal limite di David Silva, deviato e diventato innocuo. Sono comunque gli spagnoli a fare il gioco, con la classica fitta rete di passaggi a centrocampo tra i vari Iniesta, Xavi e Senna, che però non riescono quasi mai a servire in profondità la coppia spettacolo Fernando Torres-David Villa. Gli Azzurri infatti tengono benissimo il campo, grazie ad un centrocampo equilibrato in cui Aquilani, De Rossi e Ambrosini fanno bene la diga davanti alla difesa e a un Cassano che si prende le sue responsabilità facendosi consegnare ad ogni ripartenza il pallone dai compagni.

La prima vera occasione da gol arriva così al 19', quando su un cross dalla sinistra di Ambrosini, Perrotta trova benissimo il tempo del colpo di testa, ma non riesce ad indirizzare il pallone nell'angolino consentendo a Casillas una facile parata. La Spagna comunque non si scompone e scampato il pericolo riprende a macinare il solito gioco, sfondando più a sinistra, dove Capdevila spinge molto, che non a destra. Ma è da metà primo tempo che le Furie Rosse cambiano ritmo e cominciano a creare occasioni con una certa continuità, anche se solo con conclusioni da fuori sulle quali Buffon è sempre attento. Ci provano David Villa su punizione, David Silva e Xavi, poi è però sulla testa di Luca Toni la palla gol più ghiotta per sbloccare il risultato dopo una bella iniziativa di Cassano, ma con un po' di fortuna Marchena salva i suoi. Dall'altra parte Fernando Torres, un po' in ombra, entra in partita con uno splendido dribbling seguito da un tiro ribattuto dalla difesa italiana proprio all'ultimo, mentre David Silva difetta ancora nella mira dal limite. L'esterno del Valencia è però una spina nel fianco, svaria su tutto il fronte d'attacco e una volta a sinistra e l'altra a destra regala belle giocate, come quando nel finale della prima frazione salta netto Grosso che lo atterra: il fallo è fuori area per questione di centimetri, ma Fandel lascia correre scatenando l'ira di Aragones, che come in avvio per un contatto David Villa-Ambrosini chiedeva invece il rigore.

L'Italia insomma soffre molto e come nel primo tempo anche ad inizio ripresa è la Spagna a spingere con più continuità. Se gli Azzurri restano in piedi tornati dall'intervallo è così soprattutto per merito di uno straordinario Chiellini, tra i migliori in campo, impeccabile in chiusura, che in almeno quattro occasioni salva sulle incursioni di David Villa, Fernando Torres, David Silva e Capdevila. Servono forze fresche e Donadoni sceglie Camoranesi per Perrotta, mentre Aragones replica con Fabregas e Cazorla per Iniesta e Xavi, rivoluzionando così il centrocampo senza tuttavia perdere qualità. E' questa la forza delle Furie Rosse, che seppur senza chiamare quasi mai in causa Buffon danno l'impressione di poter passare.

E' però l'Italia, attenta dietro e concreta in mezzo, ad avere ancora la miglior occasione con Camoranesi, che sfrutta il lavoro sporco in area di un volenteroso ma impacciato Toni, sfiorando in mischia il gol ma trovando sulla propria strada uno strepitoso Casillas. Gli Azzurri col passare del tempo prendono un po' di coraggio e ancora Toni di testa non riesce ad indirizzare bene un bel cross di Zambrotta, mentre dall'altra parte gli spagnoli tirano un po' il fiato. Entra anche Di Natale al posto di un comunque prezioso Cassano, mentre Aragones toglie El Niño Torres per dare spazio al pichichi Guiza, ma dopo un periodo favorevole, l'undici di Donadoni torna ad abbassare troppo il baricentro lasciando anche nel finale dei tempi regolamentari l'iniziativa agli avversari. Senna prima ci prova su punizione, Buffon respinge coi pugni, poi con una velenosa bordata dai 25 metri, Buffon questa volta si lascia scappare il pallone ma viene aiutato dalla dea bendata, che fa finire la sfera lentamente sul palo. Sempre Toni si batte come un leone, fin troppo generosamente quando toglie cercando un'improbabile acrobazia la palla dai piedi di Grosso, dall'altra parte è invece il nuovo entrato Guiza a provare la furbata stoppando chiaramente col braccio prima di girare in porta, ma Fandel vede tutto (buona nel complesso la direzione di gara del tedesco).

Il risultato però non si sblocca, nemmeno nei tre minuti di recupero, e si va allora ai supplementari. E' sempre una sofferenza per gli Azzurri, che rischiano di cadere sull'ennesima conclusione di David Silva, la "Furia più rossa di tutte", ma che poco dopo rispondono con un colpo di testa di Di Natale, il più piccolo in campo che anticipa Puyol e chiama un prodigioso Casillas all'intervento. Nel secondo extra-time c'è spazio anche per l'ultima sostituzione con Del Piero che prende il posto di Aquilani, ma ormai si va avanti di inerzia, sul filo di una tensione che cresce di minuto in minuto con l'avvicinarsi dei rigori. L'ultima chance è per Cazorla, diagonale fuori.

Si decide tutto dal dischetto. David Villa non sbaglia, nemmeno Grosso, poi segna Cazorla, mentre De Rossi si fa parare il penalty da Casillas. Siamo sotto e Senna è perfetto, Camoranesi ci tiene a galla e poi Buffon ipnotizza Guiza. Anche Di Natale però sbaglia, mentre Fabregas è infallibile nel rigore decisivo e manda avanti la Spagna. Gli Azzurri tornano a casa. L'Europeo dell'Italia finisce a undici metri dalla semifinale.


sport.it.msn.com/news/msnnews464984.html


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23/06/2008 23:54

Solo applausi per gli Azzurri

L'avventura di Euro 2008 è davvero finita per l'Italia che è rientrata con un volo proveniente da Vienna e atterrato a Malpensa. Ad attendere la squadra c'erano un centinaio di tifosi che hanno riservato solo applausi per gli Azzurri, anche se per tutti è stato difficile mascherare la delusione. All'aeroporto milanese sono sbarcati milanisti, interisti e juventini, oltre a coloro che avevano parenti ad attenderli, mentre gli altri hanno proseguito per Roma dopo aver atteso la coincidenza. Donadoni, Chiellini, Zambrotta, Toni, Di Natale e Buffon si sono prestati all'abbraccio dei tifosi e alle domande dei cronisti.



"Non mi aspettavo un'accoglienza di questo tipo - ha detto un po' sorpreso degli applausi del pubblico il commissario tecnico -, è una dimostrazione d'affetto che fa senza dubbio piacere". Sulla stessa lunghezza d'onda anche il portierone: "La gente ha capito che abbiamo dato tutto e questo è stato apprezzato. Dispiace per come è andata, ma possiamo essere orgogliosi, alla fine dipende molto anche da come esci".



A Milano è sbarcato anche Toni, pronto a partire per le vacanze e senza i baffi che aveva sfoggiato contro la Spagna e che non gli hanno portato fortuna: "E' una brutta giornata, la delusione è davvero tanta, ora però pensiamo a riposarci". Zambrotta invece guarda già avanti: "Bisogna voltare pagina, ai rigori si può vincere o perdere, ma noi sappiamo di aver dato il massimo. La mia avventura in azzurro è finita? Spero proprio di no".

sport.it.msn.com/news/msnnews732241.html



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25/06/2008 23:47

Germania, all'ultimo respiro

A Basilea la Germania piega una generosissima Turchia per 3-2 e vola in finale. I tedeschi risolvono la gara grazie ad una rete di Lahm al 90'. Nel primo tempo a Ugur Boral aveva risposto Schweinsteiger, mentre nella ripresa Senturk aveva riequilibrato la rete del 2-1 di Klose.

A causa dei numerosi infortuni e delle squalifiche, l’undici turco è completamente improvvisato. Terim si affida a Senturk, eroe con la Croazia, in avanti e posiziona la sua squadra con un 4-1-4-1. Loew risponde con un inedito 4-2-3-1 con Schweinsteiger, Ballack e Podolski a sostegno di Klose.

E’ la Turchia a dare subito l’impronta alla gara. Gli uomini di Terim, disposti tatticamente in modo perfetto, aggrediscono su ogni pallone i tedeschi, che soffrono l’atteggiamento turco. Già all’8’ su errore di Lahm, Senturk si presenta davanti a Lehmann, che si salva a stento in uscita, al 13’ Kazim fa tremare la traversa con una grande conclusione suggerita da Akman: è un dominio. La Germania è irriconoscibile e si ripropone nella sua versione peggiore, quella del ko contro la Croazia: Klose non viene mai innescato, i teutonici sono contratti e forse sorpresi dalla forza degli avversari.

Turchia sugli scudi, al 22’ arriva il meritato 1-0. Kazim coglie la seconda traversa, sulla ribattuta Ugur Boral è più lesto dei centrali tedeschi e batte Lehmann da pochi passi. Ma la Germania è sempre la Germania e la reazione è immediata: gli uomini di Loew cinque minuti dopo si affacciano per la prima volta nell’area di rigore turca e trovano cinicamente il pari. Schweinsteiger, il trascinatore dei suoi contro il Portogallo, viene servito dalla sinistra da Podolski, anticipa il suo marcatore e batte Rustu con un elegante colpo al volo: 1-1.

Dopo il botta e risposta il ritmo della gara non accenna a diminuire: sono sempre i turchi a giocare di più e meglio, mentre i tedeschi si affidano più che altro alle veloci ripartenze dettate da Podolski, che sulla fascia sinistra è imprendibile. Gli uomini di Terim giocano con una convinzione ed una personalità fuori dal comune, la Germania è costretta a difendersi e rischia con le azioni combinate di Senturk e Altintop, che mettono spesso in imbarazzo la pachidermia difesa di Loew: detto questo, è invece la selezione tedesca ad andare più vicina al 2-1 con Podolski, che spara alto davanti a Rustu dopo un’infinita fuga innescata da un errore di un centrale turco. All'intervallo è 1-1.

Loew non è soddisfatto dei suoi e all’intervallo inserisce Frings per Rolfes. Subito in avvio i tedeschi reclamano un calcio di rigore per atterramento di Lahm da parte di Sabri, Busacca non interviene. I turchi sono più chiusi, ma tatticamente continuano a tenere sotto scacco la Germania, che non riesce proprio a ritrovarsi: solo il duo Schweinsteiger- Podolski mostra qualche segno di vitalità. La partita è decisamente meno piacevole, i ritmi sono molto bassi, e entrambe le squadre provano solo con tiri da fuori o azioni estemporanee.

Ma dall'80' succede di tutto: la Germania colpisce di nuovo con un’altra azione isolata: su un cross Rustu esce a vuoto, grande stacco di Klose che segna il 2-1. La Turchia non si abbatte, ha sbrogliato situazioni ben peggiori nel corso di questo Europeo, ed all'86' puntualmente trova il pareggio: Sabri dalla fascia crossa per Senturk, che anticipa Lehmann e lo trafigge, 2-2.

Quando ormai tutti pensano ai supplementari, al 90’ Lahm dà il colpo di grazia ai generosi turchi: il terzino se ne va sulla sinistra ma invece di crossare in mezzo si accentra e di destro batte Rustu sul primo palo. Questa volta è troppo per la selezione di Terim, che è costretta ad arrendersi, stremata. La Germania va a Vienna, dove si giocherà il titolo con la vincente di Russia-Spagna.

sport.it.msn.com/news/msnnews50536.html


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26/06/2008 23:49

Troppa Spagna per la Russia

Sarà tra Spagna e Germania la finalissima di Euro08. Nella seconda semifinale, giocata giovedì sera all'Ernst Happel Stadion di Vienna, le "Furie Rosse" hanno infatti sconfitto la Russia, sorpresa del torneo, per 3-0 grazie alle reti segnate nella ripresa da Xavi, Guiza e David Silva.
Sotto la pioggia partono meglio gli uomini di Aragones, che schiacciano nei primi minuti l'undici di Hiddink nella propria metà campo, sfiorando anche il gol in più di un'occasione. Subito è Sergio Ramos a non sfruttare di testa un bell'assist di Xavi, poi sono Fernando Torres e David Villa a chiamare in causa l'attento Akinfeev. Col passare del tempo escono comunque bene Arshavin e compagni e, anche se il gioiellino dello Zenit non è devastante come nelle ultime uscite, ci pensa l'ispirato Pavlyuchenko a far correre più di un brivido a Casillas, strepitoso soprattutto al 31' nella deviazione in angolo su un tiro a giro dell'attaccante.

La Spagna soffre e perde anche nel finale della prima frazione per infortunio David Villa, che lascia il posto a Fabregas, ma nell'intervallo Aragones riesce a dare la svolta e al rientro dagli spogliatoi le "Furie Rosse" tornano a prendere in mano le redini del gioco. Al 50' arriva così il gol che sblocca il risultato, con Xavi che indovina il tempo dell'inserimento in area e mette alle spalle di Akinfeev uno splandido cross dalla sinistra di Iniesta. La Russia accusa il colpo e subito Fernando Torres ha l'occasione per raddoppiare, non bastano poi a Hiddink i cambi (dentro Bilyaletdinov e Sychev) per dare la scossa ai suoi, che piano piano si spengono, anche se ancora El Niño manca il colpo del ko. Aragones allora toglie la sua punta di diamante, ancora deludente e sostituito per la terza volta da Guiza (dentro anche Xabi Alonso per Xavi), e appena entrato il pichichi dell'ultima Liga timbra il cartellino pescato magnificamente in area al 72' da Fabregas.

Il 2-0 chiude il match definitivamente e fa partire gli Olé dei tifosi spagnoli (Re Juan Carlos compreso), che pregustano la finale con la Germania e che prima della fine possono esultare ancora per il tris di David Silva, freddo all'82' a chiudere un'azione in contropiede sfruttando l'ennesima giocata di uno straripante Fabregas. Domenica sera all'Ernst Happel Stadion ci sarà ancora la Spagna, per la Roja sarà la terza finale della storia in un Europeo

sport.it.msn.com/news/msnnews709651.html


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