È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Welby, procura di Roma chiede archiviazione del caso

Ultimo Aggiornamento: 06/03/2007 18:37
OFFLINE
Post: 3.620
Sesso: Femminile
Moderatore
06/03/2007 18:37

Reuters

ROMA (Reuters) - La procura di Roma ha chiesto oggi l'archiviazione del caso Welby e ha sollevato da ogni responsabilità il medico Mario Riccio, che aveva staccato il respiratore artificiale del paziente immobilizzato dalla distrofia muscolare . Lo riferiscono fonti giudiziarie.

In un documento di quattro pagine, la procura spiega che "nessun addebito si deve muovere a chi abbia materialmente operato il distacco del ventilatore automatico" perché l'azione è stata eseguita "per dare effettività al diritto del paziente" di poter scegliere se sospendere la cura.

Evidente la soddisfazione del medico scagionato.

"La deontologia medica riconosce al paziente il diritto di rifiuto alle cure e questo è confermato anche dalla giurisprudenza", ha detto a Reuters Riccio, specificando che i magistrati hanno riconosciuto che nel suo agire "non c'è stato delitto eutanasico, ma un paziente che rifiutava le cure"

L'anestesista Mario Riccio ha staccato lo scorso 20 dicembre il respiratore artificiale che da anni teneva in vita Piergiorgio Welby, malato di distrofia muscolare che, con una lettera inviata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in cui chiedeva il riconoscimento del suo diritto a rifiutare le cure, aveva dato vita a un aspro dibattito sull'eutanasia e sull'accanimento terapeutico.

Nella lettera, Welby chiedeva di poter decidere di sospendere le cure che lo tenevano in vita in stato vegetativo.

Il primo febbraio scorso, l'ordine dei medici di Cremona ha definito il comportamento di Riccio "ineccepibile dal punto di vista deontologico", archiviando così il procedimento disciplinare a suo carico.

La Chiesa cattolica ha tenuto una posizione critica nei confronti di Welby e si è rifiutata di celebrare i funerali religiosi che erano stati richiesti dal malato.

Appena dopo la morte di Welby, il Vicariato di Roma scrisse di "non avere potuto concedere tali esequie", in quanto, diversamente da alcuni casi di suicidio in cui il funerale religioso è stato permesso perché le persone avrebbero potuto non essere state nel pieno delle loro facoltà mentali, Welby chiaramente voleva morire e "ciò contrasta con la dottrina cattolica".

Con la richiesta di archiviazione, oggi la procura di Roma ha scritto un nuovo capitolo di una vicenda che ha appassionato il paese e che ha rilanciato il dibattito sulla necessità di una legislazione chiara sul trattamento terapeutico dei malati terminali.

"Spero che da questi fatti si possa costruire finalmente un dibattito approfondito ... ma soprattutto che si chiarisca che chi comanda le proprie terapie è unicamente il paziente", ha detto Riccio.

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:56. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com