00 17/03/2008 14:09
Ha battuto il suo primato personale di 3h52´58", raggiunto a Londra lo scorso anno, con un incredibile 3h39´00" ottenuto ieri alla Maratona di Roma. Ma soprattutto Richard Whitehead, 32enne atleta inglese, amputato di entrambe le gambe, ha conquistato migliaia di spettatori e podisti che lo hanno incitato lungo tutto il percorso.
Il corridore di Nottingham ha vinto la sua sfida e sulle protesi è riuscito a correre i 42 chilometri della gara, aggiudicandosi un tempo anche migliore di quello che si era prefisso alla vigilia della competizione di 3h45´. "È stata una gara fantastica – ha commentato emozionato Whitehead che ha corso con il pettorale numero 11, lo stesso col quale Bikila vinse la maratona Olimpica di Roma nel ‘60 – le condizioni atmosferiche erano ottimali, ma a spingermi è stato soprattutto l´incitamento. Solo in questa maratona mi è capitato di sentir scandire il mio nome, è stata un´emozione enorme. Per questo motivo dedico il mio record personale a Roma, ai romani e a tutti coloro che mi hanno permesso di non arrendermi". Al suo fianco lungo tutto il percorso è stato Mauro Firmani, 50enne romano, che lo ha protetto dal rischio di subire dei colpi accidentali da parte di altri atleti in gara. "È stata un´emozione difficile da raccontare – ha detto il maratoneta, che ha indossato la maglietta del Tottenham Hotspur, la squadra del cuore di Whitehead – noi avevamo paura che sui sampietrini potesse scivolare e cadere, ma era lui che rideva e ci incitava"