Raffaele Tizzano Forum Ufficiale : un emozione nel cuore Il Forum Ufficiale

poesie natalizie

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    00 27/12/2007 23:56
    A Gesù Bambino


    di Umberto Saba



    La notte è scesa

    e brilla la cometa

    che ha segnato il cammino.

    Sono davanti a Te, Santo Bambino!

    Tu, Re dell’universo,

    ci hai insegnato

    che tutte le creature sono uguali,

    che le distingue solo la bontà,

    tesoro immenso,

    dato al povero e al ricco.

    Gesù, fa’ ch’io sia buono,

    che in cuore non abbia che dolcezza.

    Fa’ che il tuo dono

    s’accresca in me ogni giorno

    e intorno lo diffonda,

    nel Tuo nome.



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    00 27/12/2007 23:57
    C’era

    di Juan Ramon Jmenez



    L’agnello belava dolcemente.

    L’asino, tenero, si allietava

    in un caldo chiamare.

    Il cane latrava

    quasi parlando alle stelle.

    Mi svegliai…Uscii. Vidi orme

    celesti sul terreno

    fiorito

    come un cielo capovolto.

    Un soffio tiepido e soave

    velava l’alberata:

    la luna andava declinando

    in un occaso d’oro e di seta

    apersi la stalla per vedere se Egli

    era là…

    C’era…



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    00 27/12/2007 23:59
    E' nato Gesù


    Ettore Bogno



    Il gregge stanco ansando riposava

    sotto le stelle nella notte fonda.

    Dormivano i pastori. Il tempo andava.

    Qund'ecco una gran luce il cielo inonda.

    E' mezzanotte. Ed ecco un dolce canto

    suona per l'aria, in armonia gioconda.

    Si destano i pastori, al gregge accanto,

    e ascoltano: "Sia gloria a Dio nei cieli

    e pace in terra all'uomo!". O dolce incanto!

    E' nato un bimbo tutto luce e amore.

    In una stalla, avvolto in pochi veli,

    povero è nato e pure é il Re dei cieli.

    E dice a tutti: "State cuore a cuore,

    come fratelli! Non odiate mai!

    L'anima che perdona è come un fiore.

    Chi crede in me non perirà mai".



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    00 27/12/2007 23:59
    E’ nato! Alleluia!


    di Guido Gozzano





    E’ nato il sovrano bambino,

    è nato! Alleluia, alleluia!

    La notte che già fu sì buia

    risplende di un astro divino.

    Orsù, cornamuse, più gaie

    suonate! Squillate, campane!

    Venite, pastori e massaie,

    o genti vicine e lontane!

    Non sete, non molli tappeti,

    ma come nei libri hanno detto

    da quattromill’anni i profeti,

    un poco di paglia ha per letto.

    Da quattromill’anni s’attese

    a quest’ora su tutte le ore.

    E’ nato, è nato il Signore!

    E’ nato nel nostro paese.

    Risplende d’un astro divino

    la notte che già fu sì buia.

    E’ nato il Sovrano Bambino,

    è nato! Alleluia, alleluia!



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    00 28/12/2007 00:00
    I Magi

    Angiolo Silvio Novaro



    La carovana

    non è lontana

    dei Magi d'Oriente.

    Scalpitìo di cavalli si sente,

    suoni di pifferi, confuse

    aria di cornamuse.

    I re portano tesori

    su cavalli bardati d'argento,

    e i pastori a passo lento

    ingenui cuori.





    I Re Magi



    Era una notte azzurra

    con tante stelle in cielo;

    sopra le dune sparse

    palme dal lungo stelo.

    Dolce silenzio. I Magi

    sopra cammelli bianchi

    seguivan la cometa...

    felici e un poco stanchi.

    Venivan da lontano,

    da regni d'oltremare,

    scrutavan l'orizzonte

    desiosi d'arrivare.

    Ecco Betlemme alfine;

    ecco, nella capanna,

    un tenero Bambino

    in braccio alla sua Mamma.

    I vecchi Re si prostrano

    e ognuno di loro

    offre un suo dono splendido:

    incenso, mirra e oro.

    Cantano intorno gli angeli:

    "All'umile Giudeo

    s'inchinano i potenti:

    Gloria in excelsis Deo!"



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    00 28/12/2007 00:01
    Il mago di Natale


    Gianni Rodari



    S'io fossi il mago di Natale

    farei spuntare un albero di Natale

    in ogni casa, in ogni appartamento

    dalle piastrelle del pavimento,

    ma non l'alberello finto,

    di plastica, dipinto

    che vendono adesso all'Upim:

    un vero abete, un pino di montagna,

    con un po' di vento vero

    impigliato tra i rami,

    che mandi profumo di resina

    in tutte le camere,

    e sui rami i magici frutti: regali per tutti.



    Poi con la mia bacchetta me ne andrei

    a fare magie

    per tutte le vie.



    In via Nazionale

    farei crescere un albero di Natale

    carico di bambole

    d'ogni qualità,

    che chiudono gli occhi

    e chiamano papà,

    camminano da sole,

    ballano il rock an'roll

    e fanno le capriole.

    Chi le vuole, le prende:

    gratis, s'intende.



    In piazza San Cosimato

    faccio crescere l'albero

    del cioccolato;

    in via del Tritone

    l'albero del panettone

    in viale Buozzi

    l'albero dei maritozzi,

    e in largo di Santa Susanna

    quello dei maritozzi con la panna.



    Continuiamo la passeggiata?

    La magia è appena cominciata:

    dobbiamo scegliere il posto

    all'albero dei trenini:

    va bene piazza Mazzini?



    Quello degli aeroplani

    lo faccio in via dei Campani.



    Ogni strada avrà un albero speciale

    e il giorno di Natale

    i bimbi faranno

    il giro di Roma

    a prendersi quel che vorranno.



    Per ogni giocattolo

    colto dal suo ramo

    ne spunterà un altro

    dello stesso modello

    o anche più bello.



    Per i grandi invece ci sarà

    magari in via Condotti

    l'albero delle scarpe e dei cappotti.

    Tutto questo farei se fossi un mago.



    Però non lo sono

    che posso fare?



    Non ho che auguri da regalare:

    di auguri ne ho tanti,

    scegliete quelli che volete,

    prendeteli tutti quanti.



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    00 28/12/2007 00:02
    La Befana


    Giovanni Pascoli (1855-1912)



    Viene viene la Befana

    vien dai monti a notte fonda.

    Come è stanca! La circonda

    neve, gelo e tramontana.

    Viene viene la Befana.

    Ha le mani al petto in croce,

    e la neve è il suo mantello

    ed il gelo il suo pannello

    ed il vento la sua voce.

    Ha le mani al petto in croce.

    E s’accosta piano piano

    alla villa, al casolare,

    a guardare, ad ascoltare

    or più presso or più lontano.

    Piano piano, piano piano.

    Che c’è dentro questa villa?

    Uno stropiccìo leggero.

    Tutto è cheto, tutto è nero.

    Un lumino passa e brilla.

    Che c’è dentro questa villa?

    Guarda e guarda...tre lettini

    con tre bimbi a nanna, buoni.

    guarda e guarda...ai capitoni

    c’è tre calze lunghe e fini.

    Oh! tre calze e tre lettini.

    Il lumino brilla e scende,

    e ne scricchiolan le scale;

    il lumino brilla e sale,

    e ne palpitan le tende.

    Chi mai sale? Chi mai scende?

    Co’ suoi doni mamma è scesa,

    sale con il suo sorriso.

    Il lumino le arde in viso

    come lampada di chiesa.

    Co’ suoi doni mamma è scesa.

    La Befana alla finestra

    sente e vede, e s’allontana.

    Passa con la tramontana,

    passa per la via maestra,

    trema ogni uscio, ogni finestra.

    E che c’è nel casolare?

    Un sospiro lungo e fioco.

    Qualche lucciola di fuoco

    brilla ancor nel focolare.

    Ma che c’è nel casolare?

    Guarda e guarda... tre strapunti

    con tre bimbi a nanna, buoni.

    Tra la cenere e i carboni

    c’è tre zoccoli consunti.

    Oh! tre scarpe e tre strapunti...

    E la mamma veglia e fila

    sospirando e singhiozzando,

    e rimira a quando a quando

    oh! quei tre zoccoli in fila...

    Veglia e piange, piange e fila.

    La Befana vede e sente;

    fugge al monte, ch’è l’aurora.

    Quella mamma piange ancora

    su quei bimbi senza niente.

    La Befana vede e sente.

    La Befana sta sul monte.

    Ciò che vede è ciò che vide:

    c’è chi piange e c’è chi ride;

    essa ha nuvoli alla fronte,

    mentre sta sull’aspro monte.





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    00 28/12/2007 00:02
    La buona novella



    Splendete più belle

    dolcissime stelle!

    Sull’ali dorate

    un angelo santo

    ci porta Gesù.

    E’ nuovo il suo canto:

    “Sia pace quaggiù!”.







    La buona novella

    Giuseppe Fanciulli



    Ascoltate la novella

    che portiamo a tutto il mondo:

    è di tutte la più bella,

    è fiorita dal profondo.

    Nella stalla, ecco, ora è nato

    un dolcissimo bambino.

    La Madonna l’ha posato

    sulla paglia: poverino!

    Ma dal misero giaciglio

    già la luce si diffonde,

    già sorride il divin Figlio

    ed il cielo gli risponde.

    Quel sorriso benedetto

    porti gioia ad ogni tetto!



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    00 28/12/2007 00:03
    La luce


    Giuseppe Pellegrino



    La luce guardò in basso

    e vide le tenebre:

    "Là voglio andare" disse la luce.



    La pace guardò in basso

    e vide la guerra:

    "Là voglio andare" disse la pace.



    L' amore guardò in basso

    e vide l'odio:

    "Là voglio andare" disse l' amore.



    Così apparve la luce

    e innondò la terra;



    così apparve la pace

    e offrì riposo;



    così apparve l' amore

    e portò la vita.



    "E il Verbo si fece carne

    e dimorò in mezzo a noi".



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    00 28/12/2007 00:04
    Lettera a Gesù

    M. Lodi



    Caro Gesù,



    dà la salute a Mamma e Papà

    un pò di soldi ai poverelli,

    porta la pace a tutta la terra,

    una casetta a chi non ce l'ha

    e ai cattivi un pò di bontà.

    E se per me niente ci resta

    sarà lo stesso una bella festa.





    Nasce Gesù

    di Luisa Nason



    Campana piccina

    che attandi lassù

    intona il tuo canto

    che nasce Gesù.

    O stella, stellina

    che brilli lassù,

    ravviva il tuo lume

    che passa Gesù

    O cuore piccino

    che attendi quaggiù

    prepara i tuoi doni

    che nasce Gesù.



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    00 28/12/2007 00:04
    Natale oggi!

    di Augusto Torre



    Le luci variopinte,

    nei negozi

    battono strade illuminate

    al neon,

    sovraffollate.

    La gente ha fretta

    non può stare

    un minuto a pensare

    ad ascoltare il cuore.

    “Per mamma questo

    e quest’altro per il nonno,

    un pacchetto modesto

    per il tale

    così sarà contento

    il giorno di Natale”.

    E’ tutto bene in mostra,

    già scelto

    impacchettato,

    infiocchettato,

    così bene,ch’è peccato

    aprirlo, e lo si acquista

    così confezionato.

    Che ci sarà?

    Doppia sorpresa: a chi lo riceve

    a chi lo dà.