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È troppo facile
Luke Fitzwilliam rientra in Inghilterra dopo anni di assenza. Durante il viaggio in treno incontra un'anziana signorina, Lavinia Pinkerton. La signorina racconta che sta andando a Scotland Yard per riferire che nel villaggio in cui vive stanno avvenendo una serie di delitti. Fitzwilliam non la prende sul serio. Il giorno dopo legge sul Times che la signorina Pinkerton è stata investita da un pirata della strada. Inizia allora a pensare che forse non erano tutte sciocchezze quelle che aveva detto in treno. Parte così per Wynchwood-under-Ashe ed inizia ad investigare.

Il Natale di Poirot
È Natale e mentre tutti sono indaffarati nelle ultime spese o nel tornare dalle proprie famiglie per le classiche riunioni di Natale, Poirot è ospite in campagna del Capo della Polizia del Middleshire. Ovviamente nel dopo cena l'argomento non può essere che il delitto. Il Capo della Polizia sostiene che Natale è un periodo in cui i delitti non avvengono, perché è lo spirito natalizio che impera. Poirot non è d'accordo invece, sostiene che proprio per voler accantonare i motivi di lite, che è più facile che un delitto possa avvenire. Durante le pacifiche chiacchiere arriva una telefonata. A Gorston Hall è stato commesso un omicidio. Da qui parte il lavoro logico di deduzione di Poirot per scoprire l'assassino all'interno di una ristretta cerchia familiare.

La parola alla difesa
Elinor Carlisle è accusata dell'omicidio di Mary Gerrard. Tutto sembra essere contro di lei: ha il movente, ha avuto l'occasione, è l'unica ad aver potuto commettere l'omicidio. L'unico a non credere a tutto ciò, ma che non vuole neanche che sia andata così, è il dottor Lord. Perciò si rivolge ad Hercule Poirot, chiedendogli di dimostrare che non è stata Elinor a commettere l'omicidio. Sembra già tardi, ormai il caso è stato portato in tribunale. Ma Poirot come al solito, con il solito acume innato, riuscirà a dimostrare che Elinor è innocente.