Raffaele Tizzano Forum Ufficiale : un emozione nel cuore Il Forum Ufficiale

Lady Oscar

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    Debbyna1972
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    00 11/04/2007 12:09
    La prima messa in onda in Italia risale al 1982 alle ore 20.00 su Italia1 col titolo di "LADY OSCAR", titolo proposto dall'autrice stessa per le eventuali versioni straniere. La stessa serie è stata ribettezzata da Mediaset, nel 1990, "Una Spada per Lady Oscar" ed ulteriormente castigato da tagli come il mute nella scena d'amore di Oscar e André, la decapitazione di Maria Antonietta eccetera, eccetera... (a quale scopo vista la vera "zella" che circonda i nostri moderni pargoli?)

    La serie televisiva è strutturata in 40 episodi (piú 1, inedito in Italia, montaggio di spezzoni di altre puntate), della durata di 18-20 minuti, incorniciati da una sigla iniziale ed una finale.

    Purtroppo la mania italiana di rinnovare le sigle ci ha privati del piacere delle originali, inoltre il cartello del titolo anzichè in sovraimpressione copre l'immagine di fondo. Ancora visibili le scritte TSUZUKU (continua...), eliminate nelle recenti importazioni (un ringraziamento particolare ad MTV che ci ripropone le versioni originali)

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    Debbyna1972
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    00 11/04/2007 12:10
    Tratto dal fumetto
    "Versailles no Bara" di Riyoko Ikeda
    Produttori: Seiichi Gin'ya, Shunzo Kato
    Sceneggiatura: Yoshimi Shinozaki, Masahiro Yamada, Keiko Sugie
    Regia: Tadao Nagahama, sostituito da Osamu Dezaki dal 19° episodio
    Animazione: Shingo Araki, Michi Himeno
    Art Director: Ken Kawai, Tadao Kubota
    Fotografia: Hirokata Takahashi, Masao Miyauchi
    Musiche: Koji Magaino

    "Versailles no Bara" © Riyoko Ikeda
    Edizione originale TMS-K 1979
    Edizione Italiana CITIEMME Registrazioni Sonore


    L'Anime di Berusaiyu no Bara è tratto dal Manga omonimo di Riyoko Ikeda la cui traduzione letterale è "LA ROSA DI VERSAILLES" o "LE ROSE DI VERSAILLES" Precedenti all'anime sono la versione cinematografica live ed il musical teatrale.

    L'opera è conosciuta anche col nome di BERUBARA: contrazione della particella "Beru" - derivazione di Berusaiyu (termine usato per scrivere e pronunciare "Versailles" nella lingua giapponese) e "Bara" (Rosa/e). Abbreviazioni di questo tipo per i titoli delle opere più popolari sono parte integrante del gergo di giornalisti e fan.

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    00 11/04/2007 12:14
    Oscar François de Jariayes


    Versailles 1755 - Parigi 1789. Si risolve in lei il complicato meccanismo dell'omosessualità. Nata donna e cresciuta come un uomo fatica a riconoscere la sua vera identità che comunque le s'impone di volta in volta in maniera diversa e soprattutto in quel frangente che costituisce la vera soglia tra le due entità: l'amore, il sesso.

    Il capriccio di un genitore si trasforma in un tormento: una donna bellissima, forse migliore delle donne di corte per la mancanza di frivolezza, coraggiosa, da sempre in antagonismo con uomini, ma sensibile, delicata in fondo come una rosa: La Rosa di Versailles.


    Convinta sin da piccola che non vi siano differenze sostanziali tra lei ed il suo compagno di giochi André, cresce nell'ingenua convinzione di essere un ragazzo. Diventa poi Capitano delle Guardie Reali, sembrerebbe per dispetto, infatti, dopo il rifiuto di dover servire una donna quale la principessa austriaca, accetta il duello nel bosco con Girodelle, altro candidato, solo perchè da questi provocata.


    L'amicizia-devozione nei confronti di Maria Antonietta è quasi maniacale, turbata forse dal suo doppio ruolo uomo-donna, somiglia ad una sorta d'innamoramento possessivo ma in fondo una vera amicizia è ben più salda di qualsiasi altra relazione.


    Amicizia in qualche modo messa a repentaglio dal vero amore, il Conte di Fersen, unico uomo che si convincie di poter amare malgrado egli non ricambi o non possa ricambiare il suo amore.


    Il fatidico ballo cui prende parte indossando il favoloso abito celando a tutti la sua indentità, André a parte che a malincuore l'accompagna, segna la fine delle sue speranze: Fersen la vede come un amico, un amico uomo per giunta, il suo migliore amico. Non c'è amore per lei, nel cuore di Fersen c'è posto solo per Maria Antonietta anche se non potrà mai averla. Oscar soffre per se, per Fersen e per la sua Regina.


    All'oscuro sembra restare il bell'attendente ed i suoi sentimenti profondi stretti nella morsa della mano che stringe lo straccio con cui lava il cavallo nella fontana mentre Oscar suona il piano.

    Dopo la vicenda di Fersen, Oscar decide che la sua vita sarà quella di uomo senza più il bisogno di nessun aiuto da parte di André, ma lui non è aiuto che vuole offrirle ma amore e glielo rivela, nel modo sbagliato forse ma al momento giusto secondo me.

    Oscar non potrà mai rinnegare la sua identità di donna e questo le fa più male della violenza appena subita dal suo amico di sempre. Lascia la Guardia Reale per i Soldati della Guardia fra cui lo ritroverà con sua grande meraviglia, arruolatosi per seguirla.

    Girodelle, l'altro innamorato, chiede la sua mano negata con non troppa finezza anche a dispetto di un padre che solo ora ammette di aver sbagliato. Oscar continua la sua vita militare all'ombra della Rivoluzione fino al giorno in cui il suo essere donna realizza di non poter vivere senza l'uomo che ama più di ogni altro al mondo: André.

    Il destino però è segnato. Le sue condizioni di salute sono precarie, forse l'incubo della morte la porta a liberarsi di tutti i tabù: tradisce la Corona, la sua Amata Regina, rinnega le sue origini abbandonando con un biglietto il padre in lacrime, si scopre innamorata, ironia della sorte, il giorno in cui Fersen la salva dalla folla impazzita e fra quelle stesse braccia invoca il suo André. Passeranno dei giorni prima che trovi il coraggio di manifestare i propri sentimenti ma finalmente...


    ...il loro amore arde il bosco più di quanto possa la Rivoluzione ardere il cuore di Parigi, finalmente il suo essere donna si realizza completamente, il sogno prende forma ma senza realizzarsi mai. André, ormai cieco, muore nell'assurdo tentativo di salvarla. Oscar dapprima si abbandona in preda alla disperazione poi, spronata da Alain e dagli ideali che il suo compagno le aveva trasmesso, riprende con ardore il comando, poi muore, sul campo di battaglia, un'ora prima della presa della Bastiglia.
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    Debbyna1972
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    00 11/04/2007 12:57
    André Grandier


    Parigi (1754 - 1789). Nipote della governante della famiglia Jarjayes, viene posto al fianco di Oscar sin dall'infanzia con lo scopo di servirla e proteggerla.


    La differenza di ceto sociale non impedisce loro di allacciare un legame di amicizia fortissimo che quasi subito per André si trasforma in amore profondo e duraturo.

    I suoi silenzi costituiscono momenti di straordinaria emozione accompagnati da sguardi o piccoli importanti gesti. Ricordo la sua mano, in primissimo piano, dopo essersi voltato verso la finestra di Oscar - lei sta suonando tormentata dal pensiero di Fersen - e la rabbia, attraverso le sue dita, stritola lo straccio - stava lavando il cavallo nella fontana - e quel cencio lacrima, come la sua anima.

    Riesce più di ogni altro a contrastare l'impulsivitâ di Oscar assumendo spesso il ruolo di "fratello maggiore" sebbene il suo amore per lei cresca di giorno in giorno fino a divenire un'ossessione soprattutto nel vederla innamorata e sofferente a causa di un altro uomo: Fersen.

    Rischierà di essere giustiziato a causa dell'incidente a cavallo provocato dall'inesperienza di Antonietta, sarà messo a dura prova dinanzi a Luigi XV, ma lei per prima, con l'intervento di Oscar - che lui crede averlo dimenticato - e persino di Fersen, viene assolto.

    Inoltre, il fantasma della rivoluzione, lascia supporre un destino non tranquillo per i nobili oggetto di odio da parte di un ceto sempre più ribelle cui lui sente di appartenere ora più che mai.


    Sempre presente nelle vicende di Versailles no Bara, al fianco di Rosalie, Maria Antonietta oltre che di Oscar, Alain, Fersen, Bernard, sembra essere continuamente aggiornato su tutto ciò che accade nella Reggia, nella Francia, nel cuore di Oscar.

    Inizia ad interessarsi ai cambiamenti che porteranno la Francia alla rivoluzione prendendo parte a segrete riunioni fra nobili, clero e popolani frangente in cui Oscar arriva ad accusarlo di essere il Cavaliere Nero - figura del ladro che "ruba ai ricchi per dare ai poveri".


    Egli non solo spiegherà i motivi dei suoi tardi rientri ma la aiuterà a catturare il vero Cavaliere Nero mascherandosi a sua volta. La trappola è tesa, il nemico abbocca ma nel corso del combattimento André verrà ferito all'occhio destro.

    Nonostante il diverbio, Bernard - vero volto del Cavaliere Nero - diventa suo compagno nella lotta per la libertà.


    In un momento di rabbia - dovuto alla decisione di Oscar di voler vivere come un uomo ad ogni costo e di non aver più bisogno di lui - la bacia violentemente strappandole i vestiti, sottolineandone la femminilità e svelando il suo amore represso.


    Al congedo di Oscar dalla Guardia Reale per i Soldati della Guardia decide di arruolarsi con l'aiuto di un amico di taverna - Alain - con il quale allaccerà una grande amicizia.


    Sconvolto dalla notizia del probabile matrimonio tra Oscar e il Conte Girodelle, si lascia pestare dai soldati del suo reggimento - lo credono una spia dei nobili vista la sua amicizia con Oscar - Alain lo ritrova in lacrime, sul pavimento, gemente: "Oscar non ti sposare...", scena cui assiste la stessa Oscar, in silenzio.


    Si interpone fra Lei ed il Generale Jarjayes il giorno in cui quest'ultimo, per salvare l'onore della famiglia decide di uccidere la figlia ribelle - non aveva rispettato gli ordini del re - con l'occasione ribadisce di amarla ancora e di volerla sposare ad ogni costo "Il re deve forse chiedere il permesso a qualcuno se vuole sposare una donna?"


    Quando finalmente il suo amore per Oscar viene corrisposto, il fervore della rivoluzione li incita - insieme ad alcuni soldati forma il Reggimento B - a combattere una battaglia che per loro si concluderà nel peggiore dei modi: André perderà la vita il 13 luglio 1789 colpito al cuore da una fucilata nemica, morirà in piazza insieme ai giovani sogni di Oscar.

    [Modificato da Debbyna1972 11/04/2007 12.58]

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    00 11/04/2007 13:00
    Generale de Jarjayes


    Conte e Generale delle Guardie Reali, marito della Madame la dama d'onore di Maria Antonietta, padre di Oscar. Spinto dal maniacale desiderio di portare avanti la tradizione militare della famiglia, alla nascita della sua bambina si convincie, lui per primo, di doverlo allevare come un maschio. Suo "figlio" Oscar, come lo chiama anche quando è ormai divenuta una splendida donna.

    Solo quando la Rivoluzione promette rinnovamenti a discapito dei nobili ammette di non aver avuto il diritto di plagiare la vita della sua bambina e cerca di rimediare concedendo la sua mano in matrimonio, dapprima Girodelle, quindi lascia lei la scelta.


    Temperamento testardo tipico dei militari, trasmesso ad Oscar, è pronto a sacrificare per onore se stesso e sua figlia, davanti al tradimento di quest'ultima nei confronti della famiglia reale. Fermato da André, considerato come un figlio, si mostra però contrario all'idea che possa sposare Oscar.

    Sventato il timore grazie alla clemenza della Regina, confida poi ad André il suo parere riguardo ai due giovani: avrebbe visto di buon occhio un unione tra i due a patto che appartenessero allo stesso ceto, certo che avrebbe reso felice la sua Oscar.


    Commovente l'addio epistolare di Oscar, subito dopo tale vicenda, in cui il Generale in lacrime comprende il desiderio di sua figlia probabilmente pentendosi della scelta che fece al suo posto quando era ancora una bimba spensierata. È l'ultima scena nella serie in cui lo si vede.

    Francois Augustin Reynier de Jarjayes (1745-1822).
    Unito in matrimonio con Maria Anna Luisa di Bourdet de la Saigne nel 1770 (madre di una figlia - e forse di un figlio nato il 25 dicembre 1771) e nel 1787 - in seconde nozze - con Lisa Margherita Emilia Quetpée de Laborde (con la quale ebbe due o quattro figlie).
    Generale monarchico riuscì ad intrufolarsi nel Tempio con l'aiuto del gendarme Toulon - ex rivoluzionario ora devoto alla regina - indossando gli abiti dell'addetto all'illuminazione.

    Ciò diede prova di quanto fosse facile eludere la guardia, lasciare la prigione e con l'aiuto di passaporti falsi fuggire verso la costa della Normandia per raggiungere l'Inghilterra via mare. Ai due carcerieri Toulon - di guardia per la notte - avrebbe dato tabacco da fiuto drogato con un narcotico. La famiglia avrebbe ricorso ad un travestimento: Elisabetta e Antonietta da sentinelle, Teresa da lampionaia, il delfino nel cesto di panni portato da una fedele domestica.

    Per una serie di circostanze non fu possibile ottenere passaporti ma, a giudizio di Jarjayes, esisteva ancora la possibilità che Antonietta potesse fuggire da sola ma lei rifiutò d'abbandonare i figli. Consigliò al Generale d'emigrare affidandogli sigillo e fede nunziale di Luigi per il conte di Provenza, ed un calco di cera, del sigillo personale di quand'era regina, recante l'insegna di famiglia di Fersen - un colombo che torna al nido con la scritta, in italiano, "Tutto a te mi guida" - disse di assicurare a Fersen che tali parole "non sono mai state più vere".

    Carriera Militare:
    1769. Sotto-luogotenente
    1770. Luogotenente
    1769-1779. Aiutante di campo di suo zio (Luogotenente Generale Bourciet) inizia ad occuparsi di topografia
    1779. Capitano nello Stato Maggiore dell'Armata
    1780. Muore lo zio. Ottiene una pensione ai meriti di 800 livres.
    1784. Maggiore
    1788. Aiuto Maresciallo Generale
    1791. Aiutante Generale Colonnello. Direzione del deposito della guerra. Diviene un devotissimo della famiglia reale.
    1792. Maresciallo di Campo In seguito emigra ed entra al servizio del Re di Sardegna come aiutante di campo
    Rientrato in Francia ottiene dal governo la vicepresidenza delle miniere di salgemma dell'est.
    Prima Restaurazione. Confermato Maresciallo.
    Seconda Restaurazione. Nominato Luogotenente Generale.
    Dal 1787. Cavaliere di San Luigi.
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    00 13/04/2007 21:08
    Madame de Jarjayes


    Amabile, vulnerabile, sottomessa alla volontà ferrea del marito. Poca voce in capitolo riguardo le decisioni, compresa l'educazione di sua figlia Oscar, la si vede di rado per via delle precarie condizioni di salute. Vittima dell'antagonismo che la vede contesa, quale dama d'onore, tra la Principessa e la Du Barry. Quest'ultima prepara un tranello per vendicarsi, d'aver preferito Antonietta a lei, servendosi del vino avvelenato donatogli dal Duca d'Orleans. Rischia di venir uccisa da Rosalie che la scambia per la Contessa de Polignac. Oscar, a lei molto legata, la salva in entrambe le occasioni.

    TRA MANGA E REALTA'

    La seconda moglie del vero Generale de Jarjayes, Luisa Margherita Emilia Quetpée de Laborde, fu dama di compagnia della regina. I due divorzieranno, per convenienza (ma quale?), nel 1794 per poi risposarsi nel 1797.

    [Modificato da Debbyna1972 13/04/2007 21.11]

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    00 13/04/2007 21:12
    Nanny


    La dolcissima nonna di André, governante e balia di "Madamigella" Oscar. Ha sempre manifestato apertamente il suo disappunto sul crescere Oscar come un ragazzo specialmente nei casi in cui ha rischiato la vita come soldato. Ha cucito e tenuto da parte l'abito bianco che sapeva Oscar avrebbe un giorno indossato. Alza spesso il gomito e il tono di voce per sgridare amorevolmente il nipote che ha cresciuto come un figlio e si dispera il giorno in cui scopre che sta perdendo la vista. Trema nel cantuccio dietro la porta della stanza in cui il Generale sta per compiere il suo sacrificio e quello di Oscar a cui prende parte anche André rivelando apertamente i suoi sentimenti. Nanny probabilmente ha sempre saputo che tra Oscar ed André c'era qualcosa in più di una semplice amicizia ma taceva considerando l'apparenza delle cose, la diversità di ceto non avrebbe mai permesso quell'unione. Sarà lei a leggere la lettera d'addio di Oscar al Generale. Personaggio divertente dagli attacchi di ira molto manga, "tachicardica" come tutte le nonne vere.
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    00 13/04/2007 21:14
    Re Luigi XV


    Luigi XV Re di Francia. Uomo grandioso, turbolento, completamente assorto nel suo ruolo di regnante ignorando la vita del popolo francese al di fuori del suo fastoso mondo. Autorevole ma superficiale nei confronti anche dei capricci della principessa e della sua favorita, la Contessa du Barry, che abbandonerà al suo destino con le ultime sue parole, il giorno dell'estrema unzione, sul letto di morte per vaiolo.

    TRA MANGA E REALTA'



    Luigi XV Il "Beneamato" (1710-1774) Figlio del Duca di Borgogna e Maria Adelaida de Savoia. Succedette al trono di Francia all'età di cinque anni nel 1715. Poichè minorenne il governo fu affidato a Filippo II duca di Orléans in qualità di reggente, con la maggiore età governò attaverso i primi ministri. La Francia attraversò un periodo di grande floridezza economica ma i debiti ereditati dal regno precedente opprimevano Monarchia e Stato. I ministri che si susseguirono tentarono inutilmente di migliorare la finanza della corona e di riformare uno Stato più liberale. Le guerre di Successione Polacca, Austriaca e la guerra dei sette anni aggravarono le condizioni finanziarie. Spirito debole, abbandonato ai piaceri della corte (si "serviva" presso il suo bordello privato il "Parc-aux-Cerfs") si lasciò dominare dalle sue favorite, Madame Pompadour e Madame Du Barry che influirono nella vita pubblica e nelle vicende politiche del regno. Morì di vaiolo nel maggio 1774.
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    00 13/04/2007 21:16
    La Contessa Du Barry


    Favorita del Re, considerata la donna più importante a Versailles. All'arrivo di Antonietta nasce una disputa tra le due: il rifiuto della principessa di parlarle a causa del suo passato di prostituta - mette in pericolo l'alleanza Francia-Austria. La burbera reazione della Contessa porta alla rottura del silenzio per volere di Luigi XV e dell'Imperatrice d'Austria la notte di capodanno durante pubblica udienza.
    Avvelena il conte Du Barry per poter prenderne il titolo e continuare indisturbata la sua scalata verso le vette della società e sembra ben riuscirci. Accompagnata nel suo intento dal Duca D'Orleans - aspirante al trono - ed illusa da questi nel riservargli un posto d'onore a corte, commette gravi errori che renderanno ancora più vana la riconquista dell'amicizia di Maria Antonietta Regina.

    TRA MANGA E REALTA'

    Janne Bécu, Contessa Jeanne du Barry (1743 Vaucouleurs - 1793 Paris). Ultima favorita del re Luigi XV. Sebbene diversa dalle altre esercitò la sua minima influenza politica a corte. La sua impopolarità contribuì al declinio del prestigio della corona verso il 1770.

    Figlia illegittima di una sarta, che si prostituiva per arrotondare i magri guadagni, divenne l'amante di un certo Jean Du Barry che la introdusse nell'alta società parigina.

    Con la sensualità dei grandi ed invitanti occhi azzurri, notevolmente spaziati tra loro, conquistò molti nobili fino ad attrarre l'attenzione di Luigi XV (176[SM=g27989] che la introdusse a corte quale moglie del fratello di Jane Du Barry, il conte Guillaume (matrimonio simbolico avvenuto nell'aprile 1769). Il re la ricoprì letteralmente di diamanti e altri preziosi che però non mascherarono le sue origini.

    Notevolmente irascibile specie verso i servitori. Dinanzi al re non era mai sontuosamente agghindata, Luigi parlando di lei disse: "Mi ha donato piaceri di cui ignoravo perfino l'esistenza".

    Le venne donato il castello di Louveciennes, palazzo in miniatura sontuosamente lavorato e arredato, possedeva inoltre una vasta schiera di servitori fra cui un giovane bengalese con tanto di turbante e spada al fianco che, vestito di velluto rosa, la seguiva ovunque.

    Di Antonietta disse: "Non vedo nulla di attraente nei suoi capelli rossi, nelle sue labbra turgide, nella sua carnagione chiara e nei suoi occhi senza ciglia" sosteneva che l'unico lato interessante dell'arciduchessa fossero le sue origine austriache.

    L'antipatia con Antonietta ebbe ripercussioni sulle sue dame: tale contessa de Grammont non cedette il posto alla Du Barry durante uno spettacolo teatrale, costei raccontato il fatto al re provvide per il suo licenziamento che venne poi rivisto dopo l'intervento della Delfina.

    Trasferitasi in un nuovo appartamento, collegato da una rampa di scale a quello del sovrano, le veniva persino permesso di sedere, sul bracciolo della poltrona del re, durante importanti riunioni.

    1770. Contribuì al rovesciamento del potere del ministro Choiseul. Trascorse molto del suo tempo nelle proprietà che Luigi le aveva donato, guadagnando la reputazione di generosa sostenitrice dell'arte.

    1772. Antonietta ruppe il silenzio durante i convenevoli del Capodanno con la frase "C'è molta gente, oggi, a Versailles" pronunciata con noncuranza mentre la contessa si prosternava ai suoi piedi.

    Maggio 1774. Alla morte di Luigi XV fu bandita dal regno e rinchiusa in convento. Dal 1776 visse nelle sue tenute con il duca de Brissac.

    Nel 1792, commise un grave errore a Londra, probabilmente per provvedere all'assistenza finanziaria degli emigrati francesi. Venne condannata come anti-rivoluzionaria e ghigliottinata nel dicembre 1793.




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    Debbyna1972
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    00 13/04/2007 21:18
    Duca D'Orleans


    Cugino di Luigi XVI. Sua prima occupazione eliminare il re e salire al trono di Francia. Sempre appoggiato dal perfido duca de Guéménée, tenta di rapire la principessa al suo arrivo dall'Austria, di uccidere Luigi XVI durante la caccia alla volpe, e numerosi altri tentativi di far saltare il trono anche dopo l'incoronazione, abile manipolatore dell'interesse altrui, vedi la Du Barry e Jeanne, lo stesso Cavaliere Nero o gli incontri dei giovani pensatori liberali che, benchè ebbero il merito di alimentare il cambiamento della Francia, erano per lui soltanto un pretesto.

    TRA MANGA E REALTA'

    Louis-Philippe-Joseph di Borbone, duca d' Orléans, detto Philippe Egalité (Saint-Cloud 1747 - Parigi 1793). Figlio di Philippe e di Luisa Enrichetta di Borbone-Conti. Duca di Montpensier (1747), di Chartres (1752) e infine di Orléans (1785). Sposando una discendente di Luigi XIV accresce il suo già cospicuo patrimonio divenendo l'uomo più ricco di Francia.
    Negli anni 1771-72, in seguito all'opposizione dell'assolutismo monarchico, fu esiliato da corte da Luigi XV. Anche sotto Luigi XVI le sue idee liberali attirarono l'odio di corte e soprattutto di Maria Antonietta che egli contribuì a screditare in occasione dello scandalo della collana. Aumenta così la sua già ampia popolarità, grazie a distribuzioni periodiche di grano per il popolo, alla protezione accordata a letterati e filosofi e l'apertura al pubblico dei giardini di Palas-Royal.


    Deputato per la nobiltà agli Stati Generali (1789) si pronunciò a favore del Terzo Stato e fu eletto nel 1792 alla Convenzione dove votò per la morte del re. Accettò dalla Comune il titolo di Egalité.


    Coinvolto nella preparazione della rivolta del 14 luglio e ritenuto responsabile dell'insurrezione di ottobre fugge in Inghilterra.
    Il 21.01.1793 vota a favore della condanna a morte del re. Sospettato di aspirare al trono viene arrestato dai montagnardi e condannato alla ghigliottina il 6.11.1793.
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    00 13/04/2007 21:21
    Re Luigi XVI


    Giovane principe un pò sciocco e per di più timido. Sposa Maria Antonietta quando era ancora un ragazzino senza bene comprendere il suo ruolo di futuro Re di Francia. Spesso vittima di tentati omicidi comandati dall'invidioso Duca d'Orleans - durante la caccia alla volpe - sventati da Oscar.
    Appassionato dalla professione di fabbro si diletta nella creazione di lucchetti tra cui quello gigante a forma di cuore che dona alla principessa per compesare il suo apparentemente scarso interesse nei sui confronti: la principessa glielo lancia contro indignata.

    Crescendo resta comunque alla mercè della Regina e dei suoi capricci, lo si vede impegnarsi poco nella politica. Clamorosa la decisione di sciogliere dell'Assemblea Nazionale.

    Della relazione della moglie col Conte di Fersen non fa parola, si limita a licenziarlo dalla cappella privata il giorno in cui Maria Antonietta vi si reca implorante la guarigione del figlio. Unico momento in cui l'orgoglio prende il sopravvento alla stregua del giorno della fuga di Varennes, anche se non si capisce se lo faccia per se, il suo buon nome o solo per non mettere a repentaglio il "gentile" amante di Maria Antonietta.

    TRA MANGA E REALTA'



    Luigi-Augusto XVI (Versailles 1754 - Parigi 1793). Figlio del delfino Luigi (1729-1765). Nel 1770 sposa Maria Antonietta succedendo al nonno, Luigi XV, il 10 Maggio del 1774. Immaturo e timido aveva inoltre un problema di impotenza risolto più in là con un'operazione.

    Popolare per la semplicità del suo stile di vita - amava realmente costruire serrature ed intraprendere lavori umili - visto il suo odio verso la Du Barry, la Francia confidò molto in lui. Politicamente incapace, licenziò abili governanti, come Turgot e Necker, senza seguirne i consigli.

    Alla necessaria convocazione degli Stati Generali, non seppe essere arbitrio in mezzo a loro, nè comprese l'importanza del terzo stato, segnando la decadenza della monarchia, con la proclamazione dell'Assemblea Nazionale e quindi la monarchia costituzionale, lavorando sottobanco con l'intento di rovesciare il governo rivoluzionario, inoltre non si oppose tempestivamente alla presa della Bastiglia.

    Non seguendo i consigli di Lafayette e di Mirabeau, tentò l'infelice fuga verso l'esercito di Bouillé, alla testa del quale contava di ritornare vittorioso a Parigi. Tale comportamento fu considerato tradimento che portò in un infamante processo all'abolizione della monarchia. Il 21 settembre 1792 la Costituzione proclamava la decadenza della monarchia mentre si istituiva il processo al re e alla regina. Condannato a morte (387 voti contro 334), fu ghigliottinato il 21 gennaio del 1793.
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    Debbyna1972
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    00 13/04/2007 21:23
    Regina Maria Antonietta



    Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena, Regina di Francia (Vienna 2.11.1755 - Parigi 16.10.1793)

    Quindicesima figlia dell'Imperatrice Maria Teresa d'Austria e Francesco I di Lorena.

    1770. Sposa il delfino di Francia, futuro Luigi XVI, consacrando con vincoli dinastici i legami diplomatici stabiliti tra Francia e Asburgo in seguito al "rovesciamento delle alleanze" a causa della "guerra dei sette anni" Orgogliosa, frivola, priva di educazione politica, nonostante gli accorti consigli della madre si lascia trascinare nel gioco delle camarille di corte.

    Per sua avversione alla favorita del Re Luigi XV, tale Du Barry, conquista numerosi quanto mementanei consensi. Il silenzio con la stessa terminerà solo nel 1772 durante il capodanno, un'unica frase da cui dipendevano i rapporti tra Francia ed Austria.

    1774. L'assunzione al trono segna la scesa della sua popolarità: disprezzo per l'etichetta di corte, legami con circoli nobiliari avidi d'onori, negli anni in cui alla crisi francese corrisponde una più attenta mobilitazione degli ambienti intellettuali contro il parassitismo della corte e dei ceti privilegiati.

    1785. La sua reputazione viene ulteriormente compromessa dallo scandalo della collana: un'avventuriera, la contessa de La Motte, fingendosi autorizzata dalla regina, induce il cardinale de Rohan ad acquistare una costosissima collana di diamanti per ottenerne i favori. Quando il cardinale non può pagare, e rende nota la supposta committente dell'acquisto, il re lo fa incarcerare e processare dal Parlamento di Parigi. Il cardinale viene assolto ma l'innocenza della regina, per quanto provata, non persuade nessuno.

    "L'Austriaca" - come viene chiamata con disprezzo - approfitta della debolezza del re per interessarsi anche di problemi politici, commettendo gravi errori che contribuiscono largamente a provocare il malcontento popolare, causa maggiore dello scoppio della Rivoluzione. Partigiana degli interessi austriaci - sospetti dovuti ai continui contatti con la madre, e legata alla fazione reazionaria dei Polignac, è fin da principio avversa ad ogni compromesso con la Rivoluzione e le idee liberali.

    1789. Convocati gli Stati Generali inaugura una politica decisamente contro-rivoluzionaria e spinge il re a resistere con ogni mezzo al grande processo di trasformazione del paese intrapreso dall'Assemblea Nazionale. D'accordo con il conte di Artois, futuro Carlo X, e la principessa Lamballe, contrasta efficacemente Mirabeau, il quale propone al sovrano di porsi a capo del rinnovamento costituzionale.

    20 Giugno 1791. Parigi e l'opinione pubblica sono ostili alla monarchia. Maria Antonietta prende l'iniziativa di rifugiarsi con l'intera famiglia in territorio austriaco, a Varennes la fuga viene però ostacolata, i Reali vengono ricondotti a Parigi e costretti, in stato di semiprigionia alla Tuileries, ad accettare la costituzione votata dall'Assemblea Nazionale.

    Continua però ad intrigare e sollecitare l'intervento delle corti straniere in particolare del fratello Leopoldo II esitante nel farsi coinvolgere in un conflitto. Aprile 1792. La situazione precipita con la proclamazione della guerra da parte dell'Austria e l'intervento della Prussia. 10 Agosto 1792. La monarchia viene dichiarata decaduta in seguito alla giornata insurrezionale e la famiglia reale confinata nella Prigione del Tempio.

    Gennaio 1793. Condanna a morte del Re. Seguono, nei giorni più tragici del terrore, il processo e la condanna della Regina.

    16 Ottobre 1793. Maria Antonietta dimostra nobiltà di atteggiamenti e signorilità d'animo sino al fatale momento in cui sale, con dignità e coraggio, sul palco della ghigliottina.

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    00 13/04/2007 21:24
    Hans Axel von Fersen


    Giovane conte svedese giunto in Francia per proseguire gli studi. Nel corso di un ballo in maschera a Parigi incontra la bellissima donna che si rivela essere la Regina di Francia. Ormai tardi, l'amore tra i due è sbocciato e destinato a durare per sempre, tra il vociferare del popolo e della corte. Fersen tenta invano di allontanarsi da lei scegliendo la guerra oltreoceano ma riscopre, l'amore, al suo ritorno a Versailles.
    Grande amico di Oscar - solo in seguito ad un incidente la scoprirà donna - non potrà ricambiare i suoi sentimenti neanche dopo aver riconosciuto il lei l'affascinante e misteriosa dama in abito bianco.

    Impertinente nei confronti del re, passa in primo piano ai problemi di corte, trascorrerà con Antonietta il tempo rubato alle mancate udienze. Poi le annuncerà, a malincuore e davanti le altre dame, il desiderio di suo padre di averlo accanto ed il suo imminente matrimonio; lo stesso giorno realizza il desiderio della regina presentandosi in alta uniforme.

    Ogni tentativo è vano, s'incontreranno una sera - per caso - nei giardini di Versailles, vagando in solitudine, nell'agonia di un amore impossibile. Il danno è irreparabile ma l'amore è salvo. Antonietta inciampa sulla sua infelicità cadendo fra le braccia dell'uomo che ama. Fersen resterà al servizio della Sua Regina assistendola personalmente nella Fuga di Varennes fino al congedo richiesto da Luigi XVI.

    Rimpiangerà Oscar ed il suo grande coraggio. Aggiungo... "rosicando un po'" come il giorno in cui salvandola dalla folla impazzita le sentì gridare:"devo salvare il mio André".

    TRA MANGA E REALTA'

    Hans Axel von Fersen (Stoccolma 1755-1810).

    "Alto, aristocratico, bello di una bellezza da poeta" giovane patrizio figlio del feldmaresciallo Frederick Axel Fersen personaggio di rilievo sulla scena politica svedese. A sedici anni intraprende gli studi nelle migliori scuole militari d'Europa completando la propria formazione mondana presso le corti europee. Soggiorna per qualche tempo a Brunswick, studia a Torino e successivamente a Strasburgo. Fa visita a Voltaire in Ginevra. A Versailles entra in contatto con la realtà francese nella persona dell'amabile Maria Antonietta.

    Decide di accorrere nel Nuovo Continente, per combattere al fianco dei coloni nella lotta all'indipendenza contro gli inglesi. Rinviata la spedizione, torna a Versailles guadagnando la nomina a colonnello del reggimento Deux Ponts.

    1780. S'imbarca per l'America partecipando alla campagna contro gli inglesi quale aiutante di campo del generale Rochambeau (comandante della spedizione francese al fianco dei coloni).

    Tale esperienza lo matura, inoltre, la sua conoscenza dell'inglese lo rende prezioso al corpo di spedizione francese, viene infatti delegato a negoziare col generale Washington (che lo trova "molto freddo" nonostante il suo "volto cortese e sincero" e la sua "aria da eroe). Alla fine della guerra viene nominato membro dell'ordine di Cincinnato.

    Giugno 1783. Al suo ritorno, Francia e Svezia fanno a gara nell'insignirlo di onoreficenze militari e nel promuoverlo a gradi più elevati. Moltissimi lo ammirano, altri lo idolatrano.

    Divenuto amico intimo della Regina Maria Antonietta intorno al 1780, periodo antecedente il suo ritorno in Svezia quale diplomatico. Torna a Parigi in piena Rivoluzione organizzando la fuga, miseramente fallita, della famiglia reale, guidando personalmente la loro carrozza: a Bondy, affida i reali ad una scorta di soldati, per poi rifugiarsi in Belgio. Tenterà invano di organizzare un nuovo piano di fuga.

    Prende parte alle manovre anti-rivoluzionarie della coalizione europea, dopo 1789 e l'ascesa al trono di Napoleone, a Vienna e Bruxelles. Rovesciata la monarchia del Re di Svevia Gustavo IV - rivoluzione del 1809 - sostiene la candidatura del figlio del re contro il popolare Christian August alla cui morte improvvisa, nel 1810, corre voce la probabile cospirazione di Fersen al suo assassinio. Atto che gli costerà la morte per mano dei rivoltosi del popolo durante i funerali. Riporto la lettera pubblicata su Focus n.106 agosto 2001 (autrice Anna Turchet)
    che riporta una leggenda sulla misteriosa morte di Fersen. (...) nel 1810 egli si trovava a Stoccolma quando scoppiò una rivolta; non appena la folla lo vide, lo trascinò fuori dalla carrozza e lo picchiò. Fersen fuggì sui gradini di una chiesa. Nessuno osava attaccarlo frontalmente poichè si diceva che l'anello che portava all'anulare sinistro uccidesse sul colpo chiunque lo guardasse. Allora iniziarono a lapidarlo. Finchè un uomo si fece avanti e, proteggendosi gli occhi, tranciò il dito e corse a gettare il macabro trofeo nel fiume. Il giorno dopo quest'uomo venne ritrovato a vagare per le strade: era diventato pazzo. Si dice anche che al momento della sepoltura, l'anello sia riapparso sulla bara.
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    Debbyna1972
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    00 13/04/2007 21:26
    Elenco dei titoli presentati nell'edizione italiana
    (Yamato Video)
    Titoli della versione giapponese e relativa traduzione fra parentesi.


    1. LA GRANDE SCELTA
    Oscar! Bara no unmei (Oscar! Il destino di una rosa)

    2. L'ARRIVO DI MARIA ANTONIETTA
    Mae! Austria no cho (Danza, farfalla austriaca)


    3. UN TRISTE PRESAGIO
    Versailles ni hibana chiru (A Versailles sprizzano scintille)


    4. L'INTRIGO
    Bara to sake to takurami to? (Rose, vino e intrighi)


    5. LA RIVINCITA DELLA CONTESSA
    Kokisa o namida ni komete (Racchiudendo la nobiltà nelle lacrime)


    6. LA CONGIURA SVENTATA
    Kinu no dress to borofuku (Abiti di seta e stracci)


    7. UNA NOTTE A PARIGI
    Ai no tegami wa dare no te de (Quale mano ha scritto la lettera d'amore?)


    8. L'INCIDENTE
    Waga kokoro no Oscar (Oscar del mio cuore)


    9. LA MORTE DI LUIGI XV
    Hi wa shizumi, hi wa noboru (Un sole tramonta e un sole sorge)


    10. L'INCORONAZIONE
    Utsukushii akuma Jeanne (Jeanne, bellissima e demoniaca)


    11. MARIA ANTONIETTA REGINA
    Fersen kitaguni e saru (Fersen parte per le terre del nord)

    12. I CAPRICCI DI MARIA ANTONIETTA
    Ketto no asa Oscar wa?? (Duello all'alba; e Oscar??)


    13. LE CATENE DELLA POVERTÁ
    Allas no kaze yo kotaete (Rispondimi, o vento di Allas)


    14. LA CONTESSA DI POLIGNAC
    Tenshi no himitsu (Il segreto dell'angelo)


    15. LA MENZOGNA
    Casinò no hakushaku fujin (La contessa del casinò)


    16. ROSALIE A PALAZZO JARJAYES
    Haha, sono hito no na wa?? (Mamma, come si chiama quella persona??)


    17. ROSALIE A CORTE
    Ima meguriai no toki (Ora è tempo di presentazioni)


    18. IL RITORNO DI FERSEN
    Totsuzen Icarus no yo ni (Improvvisamente come Icaro)


    19. UN MATRIMONIO IMPOSTO
    Sayonara imoto yo! (Addio sorellina)


    20. UN'AMORE IMPOSSIBILE
    Fersen nagori no rimbu (Il ballo d'addio di Fersen)


    21. LA SOSIA DELLA REGINA
    Kurobara wa yoru hiraku (Le rose nere fioriscono di notte)


    22. LO SCANDALO DELLA COLLANA
    Kubikazari wa fukitsu no kagayaki (Una collana che splende di presagi infausti)


    23. IL PROCESSO
    Zurugashikokute takumashiku (Astuta e incrollabile)


    24. LA FUGA MISTERIOSA
    Adieu watashi no seishun (Addio mia giovinezza)


    25. CUORE DI DONNA
    Katakoi no menuet (Il minuetto dell'amore non corrisposto)


    26. IL CAVALIERE NERO
    Kuroi kishi ni aitai! (Voglio incontrare il Cavaliere Nero!)


    27. UN RISCHIO CALCOLATO
    Tatoe hikari o ushinau to mo? (Anche se perdessi la luce?)


    28. UN INNAMORATO RESPINTO
    Andrè aoi lemon (Andrè l'immaturo)


    29. UNA NUOVA VITA
    Arukihajimeta ningyo (La bambola comincia a camminare)


    30. LA SFIDA DI OSCAR
    Omae wa hikaru, ore wa kage (Tu sei la luce, io sono l'ombra)


    31. LA RABBIA POPOLARE
    Heiei ni fuku lilla no hana (Sulle barricate fioriscono i lilla)


    32. NEMICI DEL POPOLO
    Arashi no prelude (Preludio alla tempesta)


    33. GLI ULTIMI SPLENDORI DI VERSAILLES
    Tasogare ni chosho wa naru (Le campane suonano a morte nel crepuscolo)


    34. ROBESPIERRE
    Ima "Tennis Court no Chikai" (Il giuramento nella sala della pallacorda)


    35. ACCUSA DI TRADIMENTO
    Oscar, ima, su hanare no toki (Ora è tempo di lasciare il nido, Oscar)


    36. LA FAME A PARIGI
    Aikotoba wa "sayonara" (Parola d'ordine: "addio")


    37. LA VOCE DELLA LIBERTÀ
    Atsuki chikai no yoru ni (La notte della promessa solenne)


    38. DIVAMPA LA RIVOLUZIONE
    Unmei no tobira no mae de (Di fronte alla porta del destino)


    39. ADDIO ANDRÈ!
    Ano bisho wa mo kaeranai (Quel sorriso non tornerà più)


    40. 14 LUGLIO 1789
    Sayonara waga aishi no Oscar (Addio mia amata Oscar)


    41. PUNTATA INEDITA IN ITALIA
    Versailles no bara to onnatachi (La rosa di Versailles e le donne)
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    Debbyna1972
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    00 13/04/2007 21:27
    DOPPIAGGIO VOCI ITALIANE E CURIOSITA'
    Considerando la tecnologia del periodo in cui è avvenuto il doppiaggio il risultato è buono, se non altro le voci restano le stesse dalla prima all'ultima puntata. Alcune imprecisioni:

    L'aver sostituito con una voce maschile, la voce del narratore fuori campo, femminile nella versione originale.
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    EPISODIO 2: Oscar si batte nella grotta per difendere Maria Antonietta e quest'ultima batte le mani esclamando: "BRAVO OSCAR!" ma Oscar in realtà si era annunciata usando il grado ed omettendo il nome (particolare presente nella serie originale)

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    EPISODIO 14:
    Maria Antonietta: "DITEMI, CHI È LA DONNA CHE CANTA?"
    Dama: "È LA CONTESSA YOLANDE DE POLIGNAC"
    Maria Antonietta: "CONTESSA JULIE DE POLIGNAC..."
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    EPISODIO 15: Fersen salva Oscar, la sua bocca si muove senza pronunciare.
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    EPISODIO 38: Durante i tumulti a Parigi:
    Bernard: "ROSALIE, HAI AVUTO PAURA, NON È VERO? "
    Rosalie: (apre bocca invano)
    Bernard: "ANDIAMO! "

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    I nomi del Delfino Louis Joseph e di Louis Charles sono spesso pronunciati "all'inglese" e non "alla francese" come di diritto.
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    I nomi Jeanne Valois e Rosalie Lamorliere, a causa della trascrizione alfabetico-sillabico giapponese (che non distingue facilmente la V dalla B e la R dalla L) hanno preso i nomi storpiati di Jeanne Ballau e Rosalie Lamorielle (questo spiega anche l'errore commesso dai doppiatori italiani)
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    Oscar François De Jarjayes: Cinzia De Carolis
    André Grandier: Massimo Rossi
    Maria Antonietta: Laura Boccanera
    Conte Hans Axel di Fersen: Luciano Roffi
    Rosalie La Morielle: Daniela Caroli
    Generale Jarjayes: Romano Malaspina
    Alain De Soisson: Sergio Luzi
    Luigi XVI: Marco Guadagno
    Contessa Du Barry: Franca De Stradis
    Robespierre: Giorgio Locuratolo
    Jeanne Valois De La Motte: Susanna Fassetta
    Bernard Chatelet: Sergio Luzi - Oliviero Dinelli
    Luigi XV: Sandro Pellegrini
    Maria Teresa d'Austria: Laura Rizzoli
    Nonna: Franca Dominici
    Cardinale di Rohan: Zollo Pierluigi
    Duca D'Orleans: Bosco Mauro
    Conte De Mercier: Anselmo Silvio
    Contessa De Polignac: Spaziani Serena
    Charlotte De Polignac: Perilli Valeria
    Diane: Perilli Valeria
    Duca di Germain: Allegrini Carlo
    Duca di Guise: Carraro Stefano
    Generale Bouiller: Allegrini Carlo
    Girodelle: Santi Giuliano
    Madre di Oscar: Barzizza Isa
    Nicolas De La Motte: Dinelli Oliviero
    Principino Charles: Olivieri Orioles Julian
    Principino Josef: Manfredi Massimiliano
    Saint Joust: Marchitiello Luciano
    Narratore: Sergio Matteucci
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    Debbyna1972
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    00 13/04/2007 21:30
    LA COLONNA SONORA


    Le musiche sono senza dubbio uno degli elementi migliori de "La Rosa di Versailles".
    Forse non tutti sanno che esistono diverse versioni della colonna sonora e vecchi cimeli italiani...

    Il 45 giri dei Cavalieri del Re
    Recensione e Immagine a cura di Ezio

    Edizioni RCA (TiVulandia) - Il 45 giri è del 1982 contiene nel lato A la versione della sigla televisiva italiana cantata dai Cavalieri del re, mentre el lato B la versione strumentale della stessa!
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    Debbyna1972
    Post: 1.986
    Città: GROTTAZZOLINA
    Età: 51
    Sesso: Femminile
    00 13/04/2007 21:32
    COLONNA SONORA ORIGINALE
    Composta da Koji Magaino (autore anche per Jenny la Tennista e Spank) comprende alcuni stacchi rintracciabili nel magazzino musicale della TMS.
    Nel 19° episodio compare un coinvolgente segmento musicale appartenente alla colonna sonora di Ginga Tetsudo 999 (Galaxy Express 999), ripreso per ben tre volte all'interno della stessa puntata.

    L'opening originale è ripreso nel corso di tutta la serie - si veda ad esempio la scena in cui Oscar compare per la prima volta in uniforme nel corso del 1° episodio.

    L'ending originale compare integralmente nell'episodio 28 - Oscar raccoglie i cocci dei bicchieri dopo l'addio a Fersen - il brano termina con la struggente invocazione di André.

    L'album contiene 20 brani: 9 principali ed 11 fra minori e differenti versioni dei temi portanti tra cui un dialogo fra Oscar e André ed un monologo di Maria Antonietta.

    La tabella seguente riporta i testi delle principali tracce del cd audio.

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    Debbyna1972
    Post: 1.986
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    Età: 51
    Sesso: Femminile
    00 14/04/2007 02:47
    La Canzone
    Grande festa alla corte di Francia, c'e' nel regno una bimba in piu'
    biondi capelli e rosa di guancia Oscar ti chiamerai tu'

    Il buon padre voleva un maschietto ma ahime' sei nata tu'
    nella culla ti ha messo un fioretto lady dal fiocco blu

    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar tutti fanno festa quando passi tu'
    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar come un moschettiere batterti sai tu'
    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar le gran dame a corte ti invidiano perche'
    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar anche nel duello eleganza c'e'

    Ohh Lady, Lady, Lady Lady
    Ohh Lady, Lady, Lady Leee...

    Notte buia alla corte di Francia a palazzo si dorme gia'
    tre briganti con spada e con lancia, agguato a sua maesta'
    Lady Oscar si e' proprio nascosta nella grande stanza del Re
    con scatto felino ed abile mossa colpira' tutti e tre

    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar la tua spada fischia non delude mai
    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar anche nella mischia vincere tu sai

    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar le gran dame a corte ti invidiano perche'
    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar anche nel duello eleganza c'e'

    Ohh Lady, Lady, Lady Lady
    Ohh Lady, Lady, Lady Leee...

    Ohh Lady, Lady, Lady Lady
    Ohh Lady, Lady, Lady Leee...
    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar tutti fanno festa quando passi tu'
    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar come un moschettiere batterti sai tu'
    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar le gran dame a corte ti invidiano perche'
    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar anche nel duello eleganza c'e'

    Ohh Lady, Lady, Lady Lady
    Ohh Lady, Lady, Lady Leee...

    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar la tua spada fischia non delude mai
    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar anche nella mischia vincere tu sai

    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar le gran dame a corte ti invidiano perche'
    Ohh Lady, Lady, Lady Oscar anche nel duello eleganza c'e'

    Ohh Lady, Lady, Lady Lady
    Ohh Lady, Lady, Lady Leee...

    Ohh Lady, Lady, Lady Lady
    Ohh Lady, Lady, Lady Leee...

    LADY OSCAR!!!